martedì 24 luglio 2012

L'Aviatrice








Che splendore sembra fantascienza,
il motore qui negli anni trenta,
io ci rischio la mia vita senza,
senza viverla mai!
Sorvolando sul pacifico,
trasvolando sull’Atlantico
e vestita da aviatrice io,
son più bella che mai!

Guardo da quassù,
guardo i mari miei,
tutto intorno è blu e
e non potrei,
chiedere di più,
perché già lo sai,
il cielo a tu per tu,
prendo e do!
………………..

Io mi sento forte in alta quota,
dietro ai miei occhiali da pilota,
e incantata dalle nuvole,
volo ancora più su
uuuuu!

Guardo da quassù,
guardo i mari miei,
tutto intorno è blu
e non potrei,
chiedere di più!
Perché già lo sai,
il cielo a tu per tu
Prendile e dai.
………………………

Guardo da quassù,
tutto intorno è blu,
il cielo a tu per tu,
oh oh oh oh oh oh!

 
(di Antonella Ruggiero)

Amelia Earhart: la donna dei record






Oggi 24 luglio 2012, il motore di ricerca Google celebra il 115° anniversario della nascita di Amelia Earhart, la famosa aviatrice americana. Nell'immagine il nome di Google appare sotto le ali di un aereoplano d'epoca, e al suo fianco, con una sciarpa gialla al collo, è ritratta anche l'aviatrice americana.

Amelia Earhart, per esattezza, Amelia Mary Earhart, nata ad Atchinson in kansas il 24 luglio del 1897 è la donna donna più famosa, ma anche la donna dei record: nel 1928 attraversò l'Atlantico in aereo, e nel 1931, l'8 aprile, stabilì il record mondiale di altitudine, raggiungendo i 18.415 piedi di altezza (5.613 metri).
Il 21 maggio 1932, Amelia Eahrart, è stata la prima donna a volare in solitario sull'Oceano Atlantico, dal Canada all'Irlanda del nord, a bordo del suo aereo Lockeed Vega, e ad attraversare l'Oceano Pacifico l'anno dopo (dalla California alle Hawii). 
Altri suoi record:

1933: Supera il proprio record di velocità transcontinentale
1935: Prima persona a volare in solitaria attraverso il Pacifico, dalle Hawaii alla California
1935: Prima persona a volare in solitaria da Los Angeles al Messico

Amelia scomparve misteriosamente nell'Oceano Pacifico nel 1937, mentre tentava di eseguire un altro dei suoi record: il giro del mondo in aereo, ma rimane ancora oggi nella memoria di molti. 



La sua scomparsa ha dato vita a leggende anche controverse, tra queste l'abbattimento del suo aereo da parte dei giapponesi e fatta prigioniera con l'accusa di essere una spia come nel documentario "Where's Amelia Earhart?" (2008) della National Geographic. La scomparsa dell'aviatrice ha anche interessato artisti musicali e autori di Hoolywood. tra questi anche la cantante italiana Antonella Ruggiero, che le ha dedicato una canzone dal titolo "L'Aviatrice", contenuta nell'Album 2003 dal titolo Antonella Ruggeroe ricordo anche il film di Mira Nair, con Hilary Swank e Richard Gere dal titolo "Amelia", andato nele sale cinematografiche italiane nel 2009, film bellissimo che io stessa ho visto e qui sotto vi propongo il video del trailer dopiato in italiano.

lunedì 23 luglio 2012

Una rosa dal mare




Una rosa dal mare è la rosa della nostra coscienza, 
arrivata dopo lunghe battaglie con le onde, 
con le tempeste, per raccontare del suo significato. 
Una rosa dal mare è tutto quello che noi siamo capaci di dare: il nostro coraggio, 
la nostra forza, la nostra speranza, il nostro amore.
Quella rosa che attraversò il mare, tanto leggera. 
Tutti credemmo che sarebbe giunta morta, alla fine, 
quella rosa che attraversò il mare.

(1999 –Romano Battaglia)


domenica 15 luglio 2012

Castelli di sabbia


Il mare con il vento, il cielo con il sole
compiano insieme un gioco di colore.
Raggi caldi e granelli di sabbia,
sembrano danzare e volteggiare nell’aria.
Il vento li muove … fuori e dentro di me!
Schiuma bianca, frutto di rabbia del mare,
avvolge lievemente i piccoli piedi.
Azzurro di cielo, infinito e colorato da mano invisibile,
rievocano ricordi lontani
di castelli di sabbia, fatti da mano di bambina,
abbandonati sulla spiaggia.
Ed ecco, le onde ed il vento arrivano,
portandoli via con sé!

(Patrizia Nesi)

sabato 14 luglio 2012

Gustav Klimt: Doodle in stile liberty








Oggi 14 luglio, il logo di Google si è trasfomato in un coloratissimo e artistico Doodle a forma di quadro in stile liberty.  Eh sì perché il noto motore di ricerca, celebra il 150° della nascita di Gustav Klimt, pittore austriaco, uno dei  massimi esponenti dell' Art Nouveau (stile liberty in Italia) e protagonista della secessione Viennese.

Il Doodle rappresenta un opera di Gustav Klimt, "Il Bacio", che il pittore realizzò tra il 1908 e il 1908. L'opera, che è in pieno accordo con i canoni dello stile Liberty, è dipinta su tela con decorazioni e mosaici (Klimt aveva un debole per i mosaici di Ravenna) in color oro sullo sfondo.

Descrizione dell'opera: 

L'uomo, in piedi, si piega per baciare la donna che sta inginocchiata sul prato tra i fiori e sembra accettare il bacio, partecipando emotivamente. Solo la faccia e le braccia dei personaggi sono realistiche, il resto del quadro è formato da tinte piatte e volumi geometrici accostati. La faccia della donna è racchiusa fra le mani del maschio, il quale ha il braccio della femmina sul collo. Klimt ha vestito, ed è curioso da notare, i suoi personaggi con la lunga tunica che era solito portare. La coppia è contornata da un ovale. Le forme geometriche sono abbastanza allusive, sul vestito dell'uomo vi sono raffigurati dei rettangoli posizionati in verticale, sul vestito della donna sono raffigurati dei cerchi concentrici, tutte e due le forme geometriche ricordano il sesso dei soggetti che indossano quelle tuniche. Nella parte d'oro che ricopre l'uomo vi sono figure rettangolari e in bianco e nero, mentre la donna sembra essere punteggiata con mazzi di fiori ed è caratterizzata da forme rotondeggianti e prive di ogni possibile spigolo. L'opera è esposta al Österreichische Galerie Belvedere di Vienna.

Curiosità:
Elemento chiave dei lavori di Klimt è la figura femminile. Anche quando rappresentano figure allegoriche, le donne sono visibilmente ritratte da personaggi della vita quotidiana; talvolta si tratta di prostitute che, anche se ingentilite dalle citazioni classiche nel contesto del quadro, vengono raffigurate ad esempio con acconciature vaporose e trucco pesante. Oppure vengono rappresentate come femmes fatales, tema molto in voga al tempo (basti pensare alle illustrazioni di Aubrey Beardsley per la Salomè di Oscar Wilde).
Alcune delle opere artistiche di Gustav Klimt realizzate ad olio su tela: "Nuda Veritas" (1899), "Giuditta I" (1901), "Le tre età della donna" (1905), "Danae" (1907-1908), "Giuditta II" (1909).


giovedì 28 giugno 2012

Luigi Pirandello: le maschere della vita






Oggi 28 giugno 2012, Google celebra il 145° anniversario della nascita di Luigi Pirandello, con un bellissimo doodle.
Luigi Pirandello è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, che ha acquistato un  ruolo importante nella letteratura italiana, scrivendo romanzi, poesie, novelle e commedie per il teatro. Il logo di oggi infatti, rappresenta lo scrittore con una maschera in mano, un chiaro riferimento al suo "teatro dello specchio", dove la vita viene raffigurata per quello che è senza la maschera delle convenienze sociali e dell'ipocrisia. In questo modo, secondo Pirandello, lo spettatore poteva in un certo senso vedersi allo specchio per capire la propria condizione e magari cercare di migliorarla. 

Le opere di Pirandello
Il  romanzo di successo "Il Fu Mattia Pascal", la storia di un uomo che viene creduto morto e che prova ad avere un’altra vita, destinato a diventare uno dei suoi più importanti successi letterari, anche se all’epoca non fu da subito compreso dalla critica. Pirandello raggiunse il successo condiviso da pubblico e critica a partire dagli anni Venti, quando si dedicò con maggiore continuità e completezza al teatro.
le commedie teatrali "Così è se vi pare", "La giara", "La patente"  e "Il giuco delle parti" che, fanno parte della sua fase del teatro umoristico, in cui i  loro protagonisti e le loro vicende sono il mezzo per mettere in discussione le certezze del mondo borghese, con il rovesciamento dei modi tradizionali di comportamento che portano all’espressione di una dimensione più autentica della vita, senza maschera.
Nel 1934 fu insignito del Premio Nobel per la letteratura “per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”. Due anni dopo, mentre assisteva a Cinecittà alle riprese di un film tratto dal suo “Il fu Mattia Pascal” si ammalò di polmonite. In precedenza aveva avuto seri problemi cardiaci e non riuscì a riprendersi. Morì il 10 dicembre del 1936, lasciando una formidabile serie di opere teatrali, alcuni romanzi, poesie e 256 novelle.
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