mercoledì 23 novembre 2011

Stanislaw Lem: quando la fantascienza diventa gioco


Oggi, 23 novembre 2011, Google celebra il 60° anniversario della prima pubblicazione di Stanistaw Lem. Il logo di Google,  si è trasformato in un gioco, animato e fantascientifico che fa diventare matti chi prova a cercare le soluzioni . . .  e con me ci è riuscito!
Ma chi era Stanislaw lem? E’ uno scrittore, filosofo e medico polacco nato a Leopoli il 12 dicembre 1921 e morto a Cracovia il 27 marzo 2006.
Con questo logo ci si gioca e ci si diverte! Infatti, attivando il doodle, si viene inseriti in una vera e propria storia dove sarai tu a salvare il personaggio che vedi in bianco e nero.
Stanislaw, che da prima si dedicò allo studio della filosofia e dopo decise di seguire la strada del padre, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina di Leopoli, dovette abbandonare gli studi a causa della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista. Però ricevette numerosi premi: nel 1973 in Polonia ebbe il prestigioso “ Premio di Stato”; nel 1976 il “Grand Prix” al terzo Congresso Europeo di Fantascienza tenutosi a Poznań. Ma le riconoscenze per la sua bravura non terminano qui. Nel 1977 infatti venne candidato dalla Polonia al premio Nobel per la letteratura e fu riconosciuto cittadino onorario dalla città di Cracovia.
Google vuole dunque ricordare, Stanislaw Lem, considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. Ma Lem è anche uno dei più influenti scrittori di fantascienza contemporanea non angloamericana.
Il suo più grande capolavoro è Solaris. Un romanzo che ha ispirato il regista sovietico Andrej Tarkovskij. Nel 1972 infatti viene alla luce un film di grande successo.
Altra grande opera è la Cyberiade (logo di oggi Cyberiada, Marcos y Marcos). La Cyberiade costituisce una delle più grandi raccolte di racconti fantascientifici di tutti i tempi.
Lem nei suoi racconti decide di parlare principalmente di due costruttori Trurl e Klapaucius e delle loro invenzioni e avventure nello spazio. La storia tratta diverse tematiche: dalla fatascienza alla filosofia, dall’ingegno umano alla forza distruttrice delle macchine e dunque della ribellione dei robot nei confronti dei loro creatori. Nella piccola parte di storia che vediamo nel logo di Google potete infatti ammirare i due robot super intelligenti creati appositamente.
Per risolvere la storia non dovrete far altro che rispondere a qualche piccola domanda di matematica facendo bene corrispondere le linee grafiche.

La soluzione del gioco 
Ma per capire bene la storia bisogna vedere come risolvere il gioco del doodle di Google.
Si incomincia vedendo un omino, pensieroso, che cammina verso destra e se provate a ciccare  con il mouse sul punto interrogativo, vi appare una schermata dalla grafica molto carina, in cui è riportato “Stanislaw Lem 60° anniversario della pubblicazione . . . creazione dedicata alle illustrazioni di Cyberiade di Daniel Mroz”. Poi vedi scendere dall’alto un pulsante, ed è proprio dal pulsante play, presente sul quadrato tenuto dall’uccellino, che si manda avanti la storia. Una volta schiacciato il pulsante, l’omino si muove e nel fumetto si vede quello che sogna, cioè realizzare un robot, ma dovrai aiutarlo tu a costruirlo.(Fig. 1)

Fig. 1

 
Dopo si materializza un gigantesco Robot che, ti chiede la soluzione del primo quesito: 2+2= (Fig. 2)


Fig.2

Ma è facile, 4 è la soluzione, basta cliccare sulla freccia che va verso l’alto sul suo addome, precisamente 7 volte (se noti è lo stesso numero che appare sulla pancia del robot), aspettare che appari il 4 e dare l’ok dal pulsante tondo.
Fig.3

Dopo, un secondo calcolo, un po’ più difficile, non per la somma, ma perchè compaiono numeri inesistenti: 1+2=
(Fig. 3) Devi spingere le quattro frecce in modo da modificare il numero digitale, andando per tentativi. Attenzione, appare anche “E” che inganna l’occhio potrebbe sembrare il 3 ma ovviamente è sbagliato. Se dai l’ok l’omino molto buffo, annuisce con la testa e ti ricorda: “1+2=3”. 



Fig.4


Il terzo quesito: 1+1= è il più difficile, ogni tasto consente di visualizzare una stanghetta che forma il 2. Io ci sono impazzita! Ma perché ero concentrata solo sulle 4 frecce a destra, non avevo visto che ce ne erano anche sopra  e sotto il display. Molto pazientemente arrivi alla soluzione.(Fig. 4)

Il nostro protagonista va avanti e continua a sognare il suo robot. A questo punto compare un altro macchinario con una sorta di grafico al suo interno. Il protagonista ci suggerisce la forma che dobbiamo visualizzare (fig. 5)

Fig. 5


Con le frecce facciamo apparire il grafico più lineare. Questo è facilissimo le linee devono coincidere perfettamente, basta selezionarle dalla freccia e vedere dal display della macchina.
Dopo ne compare un secondo. Riselezioniamo entrambi in modo che coincidano. Stesso discorso con il terzo grafico. Notate che dovete tornare sui precedenti grafici per visualizzare sempre quello di forma lineare più adatto (vedi fig. 6). Anche qui andando un po’ a tentativi si arriva alla soluzione.


Fig. 6
 Arrivati alla soluzione si clicca sul riquadro e si accede ad un altro giochino da risolvere, forse il più facile. Si deveve far saltare il robot sulla piattaforma semovente (Vedi fig. 7). La difficoltà sta nel capire esattamente il momento in cui farlo saltare, ma solo con un paio di tentativi si riesce a capire il meccanismo. Si può spostare il cannone verso destra o sinistra per aiutarci. L’ideale è spingere il pulsante quando la base è leggermente alla destra o alla sinistra del cannone. Per l’ultimo salto sarà necessario spostare il cannone tutto sulla sinistra. Si schiaccia solo quando si vede comparire la base.



Fig.7


Il logo va ancora avanti e compare un gatto al nostro fianco. Ho provato a toccarlo con il mouse e il gatto scappa! Che buffo . . .  ma finalmente siamo alla fine!
 Il nostro robot viene creato. E’ maestoso e campeggia sul logo Google. Compare anche un nostro personaggio alla nostra destra. A questo punto schiacciate il bottone centrate. Il robot si anima (vedi fig. 8).




Fig.8

L'uomino gli chiede un sacchetto e lo ottiene dal robot. Poi gli chiede un altro oggetto simile a un disco e lo ottiene. Infine il nuovo personaggio alla nostra destra gli chiede qualcosa di inimmaginabile: il quadro inizia a tremare, scappa il gatto, scappano i personaggi, il robot esplode e resta il nulla. E’ la distruzione dell’universo. 

Ci siete riusciti? Non ancora? Provateci, ne vale la pena. Un logo che certo resterà nella storia dei Doodle per fascino complessità e divertimento.


Lo scrittore polacco aveva 84 anni quando è scomparso a Cracovia, città nella quale abitava da molto tempo. Non scriveva romanzi dal 1987. I suoi romanzi sono stati tradotti in ben 40 lingue. Lem ha venduto più di 20 milioni di copie.

















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