sabato 23 giugno 2012

Alan Turing: un Doodle enigmatico







Oggi 23 giugno 2012 è il centenario della nascita di Alan Turing e così la home page di Mountain View ci offre la possibilità di decodificare  la parola Google utilizzando nella sequenza l’uno e lo zero del sistema binario, simulando in questo modo la macchina di Turing, vale a dire una scatola nera che obbedisce a istruzioni predefinite considerata lo stato embrionale del computer.






Qui sotto da vedere due video interessanti sulla vita di Alan Turing.


venerdì 15 giugno 2012

le lacrime di una donna











Un bambino chiede alla mamma: "Perché piangi?" "Perché sono una donna" gli risponde.
"Non capisco" dice il bambino. La mamma lo stringe a sé e gli dice: "non potrai mai capire..."
Più tardi il bambino chiede al papà: "Perché la mamma piange?"
"Tutte le donne piangono senza ragione", fu tutto quello che il papà seppe dirgli.
Diventato adulto, il bambino chiese a Dio: "Signore, perché le donne piangono così facilmente?"
E Dio rispose: "Quando l'ho creata, la donna doveva essere speciale. Le ho dato spalle abbastanza forti per portare i pesi del mondo... e abbastanza morbide per renderle confortevoli. Le ho dato la forza di donare la vita, quella di accettare il rifiuto che spesso le viene dai suoi figli. Le ho dato la forza per permetterle di continuare quando tutti gli altri la abbandonano. Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica.



Le ho dato la forza per permetterle di continuare quando tutti gli altri la abbandonano. Quella di farsi carico della sua famiglia senza pensare alla malattia e alla fatica. Le ho dato la forza di amare i suoi beni di un amore incondizionato. Anche quando essi la feriscono duramente. Le ho dato la forza di sopportare gli amici nelle loro debolezze. E di stare al loro fianco senza cedere. Le ho dato lacrime da versare quando ne sente il bisogno. Vedi figlio mio, la bellezza di una donna non è sempre nei vestiti che indossa, nel suo viso, o nella sua capigliatura. La bellezza di una donna risiede nei suoi occhi. È la porta d'entrata del suo cuore; la porta dove risiede l'amore. Ed è spesso con le lacrime che vedi passare il suo cuore".

 

giovedì 14 giugno 2012

E Dio mi fece donna












E Dio mi fece donna,
con capelli lunghi,
occhi,
naso e bocca di donna.
Con curve
e pieghe
e dolci avvallamenti
e mi ha scavato dentro,
mi ha reso fabbrica di esseri umani.
Ha intessuto delicatamente i miei nervi
e bilanciato con cura
il numero dei miei ormoni.
Ha composto il mio sangue
e lo ha iniettato in me
perché irrigasse tutto il mio corpo;
nacquero così le idee,
i sogni,
l’istinto
Tutto quel che ha creato soavemente
a colpi di mantice
e di trapano d’amore,
le mille e una cosa che mi fanno donna
ogni giorno
per cui mi alzo orgogliosa
tutte le mattine
e benedico il mio sesso.

(di Gioconda Belli)





 

sabato 2 giugno 2012

Festa della Repubblica Italiana








Oggi 2 giugno 2012, Mister G. vuole ricordare a noi italiani, il giorno della Festa della Repubblica, con questo simpaticissimo Doodle: tre allegri bambini che correndo sbandierano il tricolore. Il logo, che è visibile solo in Italia, ha cambiato i suoi colori e passandoci sopra il mouse appare la scritta: "La Festa della Repubblica"

La Festa della Repubblica italiana viene celebrata il 2 giugno a ricordo della nascita della Repubblica.
Il 2 giugno celebra la nascita della nazione, in maniera simile al 14 luglio francese (anniversario della Presa della Bastiglia) e al 4 luglio statunitense (giorno in cui nel 1776 venne firmata la dichiarazione d'indipendenza).

Invece per l'Inghilterra, oggi  c'è un Doodle dedicato  al "Queen' s diamond jubilee", ossia alla monarchia inglese che è giunta a 60 anni di regno con la Regina Elisabetta. 

Eccolo qui sotto . . . è proprio un Doodle reale!







Il mio video




Qui potete vedere tutti i Doodle di Google dedicati 
alla Festa della Repubblica dal primo del 2003 all'ultimo di questo anno.

mercoledì 30 maggio 2012

Peter Carl Fabergé: un doodle con le uova d'oro



Oggi 30 maggio 2012, Google omaggia il 166° anniversario della nascita di Peter Carl Fabergé, con un Doodle che ritrae delle popolari  uova d'oro. Ma perché proprio delle uova? Perché queste sono le uova realizzate dal gioielliere russo Peter Carl Fabergé, che lui stesso ha forgiato con pietre preziose, realizzate per la prima volta in occasione della Pasqua, nel 1885, commissionanto dallo Zar Alessandro III° di Russia come regalo alla moglie Maria Fydorovna.

Curiosità:
Queste uova, ufficialmente prodotte dal 1885 al 1917 dalla sua gioielleria di San Pietroburgo, la Casa di Fabergé, potevano essere di varia grandezza:  c’erano quelle piccole, da appendere magari a una catenina al collo (come ha fatto Liz Taylor), e ce n’erano anche di molto più grandi, anche della grandezza di un uovo di Pasqua, che sono poi quelle più famose e che vengono chiamate “imperiali” perché ideate nel 1885 su commissione dell’allora zar di Russia Alessandro III.

Dal 2006, appena ventuno uova, delle 57 progettate, sono esposte al museo dell'arsenale del Cremlino.





Nel febbraio del 2004 l'imprenditore russo Viktor Vekselberg ne acquistò nove dall'editore americano Forbes. Altre collezioni minori sono nel museo delle belle arti della Virginia, nel museo di New Orleans dell'arte e in altri musei nel mondo. L'ultimo uovo è del 1917 a tre anni dalla scomparsa di Fabergé, avvenuta a Losanna il 24 settembre 1920.

Le uova di Peter Carl Farbergé sono così famose che sono le protagoniste del 13esimo film della saga di  James Bond, diretto da John Glen e con Roger Moore, dal titol "Agente 007-Octopussy-Operazione piovra". All’inizio del film l’agente segreto James Bond e il principe afghano Kamal Khan si contendono proprio un uovo di Fabregé, con Bond che riesce a gabbare il principe scambiando l’uovo vero con uno falso.

Qui sotto il video



giovedì 24 maggio 2012

Francesca Laura Morvillo: donna magistrato

Francesca L. Morvillo e Giovanni falcone





Francesca Laura Morvillo (Palermo, 14 dicembre 1945 – Palermo, 23 maggio 1992) è stata un magistrato italiano.
Nata a Palermo il 14 dicembre 1945, il 26 giugno 1967 si laurea in Giurisprudenza all'Università degli Studi di Palermo con una tesi dal titolo "Stato di diritto e misure di sicurezza" (rel. prof. Giovanni Musotto), riportando il massimo dei voti e la lode accademica. La qualità del risultato raggiunto le fa meritare il conferimento del premio "Giuseppe Maggiore" per la migliore tesi nelle discipline penalistiche per l'anno accademico 1966/1967.
Come il padre Guido, sostituto procuratore a Palermo e il fratello Alfredo poi, decide di entrare in magistratura. Nel corso della carriera ricopre le funzioni di giudice del tribunale di Agrigento, sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Palermo, di Consigliere della Corte d'Appello di Palermo e di componente della Commissione per il concorso di accesso in magistratura.
Francesca Morvillo insegnò anche presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell'ateneo palermitano, in quanto docente di materia giuridica nella Scuola di Specializzazione in Pediatria.
Nel 1979, dopo un primo matrimonio conclusosi con la separazione, Francesca Morvillo conobbe Giovanni Falcone, all'epoca giudice istruttore presso il tribunale di Palermo; si sposarono con una cerimonia civile nel maggio 1986.
Il 23 maggio 1992, intorno alle 18.00, sull'autostrada A29 Palermo-Trapani, nei pressi dello svincolo di Capaci, una carica di 500 chilogrammi di tritolo fa saltare in aria le tre macchine che accompagnavano Giovanni Falcone e sua moglie di ritorno da Roma. Francesca Morvillo, ancora viva dopo l'esplosione, viene trasportata prima all'ospedale Cervello e poi trasferita al Civico, nel reparto di neurochirurgia, dove però muore intorno alle 23 a causa della gravi lesioni interne riportate.
Medaglia d'oro al valor civile
«Giovane Consigliere della Corte d'Appello di Palermo, consorte del giudice Giovanni Falcone, pur consapevole dei gravissimi pericoli cui era esposto il coniuge, gli rimaneva costantemente accanto sopportando gli stessi disagi e privazioni, sempre incoraggiandolo ed esortandolo nella dura lotta intrapresa contro la mafia. Coinvolta, insieme al Magistrato, in un vile e feroce agguato, sacrificava la propria esistenza vissuta coniugando ai forti sentimenti di affetto, stima e rispetto verso il marito, la dedizione ai più alti ideali di giustizia[1].»
— Capaci, 23 maggio 1992
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