martedì 18 ottobre 2011

Wilson Greatbatch

                        Wilson Greatbatch

Il 27 settembre 2011, è morto all’età di 92 anni Wilson Greatbatch che nacque a Buffalo (New York) il 6 settembre 1919. Siccome nel mio blog ho parlato di Steve Jobs, per “parcondicio” (non so se in questo caso è giusto usare questo termine), voglio adesso raccontarvi di Wilson Greatbatch e perché non tutti lo hanno fatto. E così dedico uno spazio anche per lui ! 

Wilson Greatbatch, nacque il 6 settembre a Bufalo, è stato un ingegnere e inventore statunitense, è conosciuto per aver inventato il pacemaker impiantabile. Si appassionò di elettronica fin dall'età giovanile, fu radio-operatore nella Marina degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1950 si laureò in ingegneria elettrotecnica alla Cornell University e nel 1957 si perfezionò all'università di Buffalo.

Greatbatch inventò il pacemaker impiantabile in parte per caso:  studiava l'uso dei transistor come rivelatori delle aritmie cardiache e, in uno dei suoi esperimenti installò un resistore con una resistenza sbagliata; si accorse tuttavia che da quel lato venivano create pulsazioni identiche al battito cardiaco normale e che quindi il nuovo circuito avrebbe potuto essere utilizzato in caso di aritmie. Wilson depositò il brevetto per il pacemaker il 22 luglio 1960.
Wilson Greatbatch, registrò oltre 150 brevetti e fondò anche una sua società, la «Wilson Greatbatch Ltd», più tardi «Greatbatch Ltd», per la produzione di batterie per i pacemaker impiantabili. Nel 1998 divenne membro della National Inventors Hall of Fame e nel 1996 ricevette il Premio  Lemelson-MIT.
 Il primo pacemaker venne impiantato su un essere umano nel 1960: il paziente 77enne visse altri 18 mesi dopo l'intervento. In seguito il Pacemaker è stato perfezionato e ulteriormente miniaturizzato.
Oggi giorno, centinaia di migliaia di persone ricevono un pacemaker ogni anno. La causa della sua morte è ignota, ma il genero Larry Maciariello riferì che la sua salute era "precaria", scrive la Bbc.
E’ più importante avere un computer o avere la possibilità di stare in vita se pur con un apparecchio? Io direi la seconda. Mi chiedo come mai quando muore un politico, un personaggio del cinema, della Tv o una rockstar imbottita di droga e allucinogeni tutti i giornali e telegiornali del mondo ne parlano esaltando il personaggio e raccontandone la storia con toni da leggenda come se lo stesso avesse fatto chissà cosa per il resto dell'umanità. Quando invece muore un grande scienziato che ha progettato e realizzato significative invenzioni per l'avanzamento tecnologico e la protezione della salute del genere umano nessuno ne parla !!!

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