martedì 20 marzo 2012

Equinozio di Primavera








Oggi 20 marzo 2012 cade l'Equinozio di Primavera, ossia il primo giorno di primavera astronomica, perché in realtà il vero inizio della primavera sarebbe domani 21 marzo.

E così la stagione è cambiata e ne inizia una nuova . . .  la Primavera
Google, a distanza di solo un giorno dall'ultimo Doodle, quello della Festa del Papà, ha voluto celebrare questo evento mondiale con un coloratissimo e "primaverile" logo, in cui le lettere si sono trasformate in disegni che simboleggiano la primavera: fiori e farfalle. Il design è di Marimekko.

All'Equinozio di Primavera e all'inizio di questa stagione,  sono legate feste e tradizioni che si svolgono in tutto il mondo. La Primavera celebra il ritorno della fertilità della terra, segna la rinascita della natura e, con essa, degli uomini.

Ma che cos'è l'equinozio?
L'Equinozio (dal latino "equi-noctis", "notte uguale" al giorno) è l'istante del tempo in cui il Sole sorge esattamente ad est e tramonta esattamente ad ovest. E' il momento in cui le ore di luce sono quasi uguali alle ore di buio, e quindi la durata del giorno e quella della notte sono uguali.

Il Sole stasera tramonterà ad ovest e accadranno molti eventi astronomici di fascino indiscutibile . . .  chissà cosa accadrà di bello?









lunedì 19 marzo 2012

La festa del papà






Oggi 19 marzo 2012, Google celebra un'altra festa dopo quella della donna, "La Festa del papà". Il Doodle è un simpatico e colorato disegno, realizzato con i pastelli a cera, che rappresenta, a punto un papà che gioca con i figli con la palla e, l'atmosfera è allegra come possiamo capire dal sole che sorride, bello splendente in alto alla G di Google e dalle facce allegre dei personaggi. Il disegno sembra essere fatto proprio da un bambino . . .

L'origine della festa
La festa del papà o festa del babbo, essendo una ricorrenza civile e non religiosa, è una festività che viene celebrata in tutto il mondo ma in date diverse, spesso viene accompagnata dalla consegna di un regalo al proprio padre. In Italia viene festeggiata il 19 marzo, giorno di San Giuseppe, padre putativo di Gesù.
La festa del papà sembra avere origine statunitense, nata nei primi anni del novecento, in una piccola comunità in concomitanza alla festa della mamma, per festeggiare la paternità e i padri in generale.

Il primo festeggiamento in assoluto, sembra essere avvenuto il 5 luglio 1908 a Fairmont in West Virginia, presso la chiesta metodista locale. Ma la prima persona a sollecitare l'ufficializzazione della festa, è stata la signora Sonora Smart Dodd che, senza essere a conoscenza dei festeggiamenti di Fairmont, si ispirò ad un sermone ascoltato in chiesa durante la festa della mamma del 1909, decise così di organizzare la festa una prima volta il 19 giugno 1910 a Spoken, Washington, giorno in cui cadeva il complenno di suo padre, veterano della guerra di secessione americana. 

In altri paesi invece la festa è associata ai padri nel loro ruolo nazionale, come in Russia, dove è celebrata come la "festa dei difensori della patria" (День защитника Отечества).

Il dolce della festa del papà

Il dolce tipico di questa festa ha varianti regionali per lo più a base di creme e/o marmellate, con l'impasto simile a quelle del bigné o dei krapfen. In alcune regioni dell'Italia centro-meridionale, il dolce per questa festa è la "zeppola" (o zeppollela se in versione mignon), dalle origini antico romane: accompagnava la festevità del "Liberalia", che si teneva nello stesso periodo dell'anno. 

Le zeppole sono realizzate con pasta simile ai bigné, di forma schiacciata, e possono essere fritte o al forno; sopra, di norma, viene posta una crema pasticcera o marmellata di amarene. 

Nell'Italia del Nord, invece il dolce tipico è la "raviola"(piccolo involucro di pasta frolla o pasta di ciambella richiuso sopra una cucchiaiata di marmellata, crema o altro ripieno, poi cotta al forno o fritta).


giovedì 15 marzo 2012

Dalla terrazza della mia fantasia




Dalla terrazza
della mia fantasia,
ho visto una farfalla 
che svolazzava via!
Ho avvertito il calore
dei raggi del sole
sulla pelle mia!
Ho sentito gli uccelini 
cinguettare con gioia . . . 


Dalla terrazza 
della mia fantasia,
la mia mente vaga lontano,
il mio corpo senza ali
non può volare via!
Il mio cuore non riesce
a prendere il volo
. . . la mia voce intona
una soave melodia.

Dalla terrazza 
della mia fantasia,
ripenso a quella farfalla
misteriosa, forse
vuol dirmi qualcosa?
Era gialla, la farfalla,
sembrava dorata
ma dove sarà andata?

 Dalla terrazza
della mia fantasia, 
ho visto la farfalla 
dell'allegria!
Si è posata su un
bel fiore, per ricordare
che c'è anche l'amore!

Dalla terrazza 
della mia fantasia,
ho scritto questa 
bella poesia; 
spero che ti faccia
compagnia nei giorni
di malinconia.

Se non ti ho fatto sorridere,
almeno pensa alla farfalla
dell'allegria!

(Patrizia Nesi - 23/02/2012)

Presto sarà primavera

Se la natura è così triste in inverno è anche perché non ci sono i fiori. E, senza fiori, non ci sono colori! Dove sono i ranuncoli, le giunchiglie, le pratoline e i fiordalisi? Fa troppo freddo perché possano sbocciare. Ma sottoterra, radici e bulbi si preparano pian piano a trasformarsi in magnifici fiori. 

 

"Io indosserò un bell'abito bianco e un enorme bocciolo giallo" dice, la pratolina. "Oh, ci vuole ancora tempo prima che tu sia pronta! I miei petali bianchi sbocciano quando c'è ancora la neve. Non temo il freddo, io!". 



Le fa eco il bucaneve che fa capolino sotto a un albero. Amanda e Niccolò non possono udire questi discorsi fra i fiori sottoterra. Ma la bimba non può credere ai suoi occhi: nonostante la stagione, può raccogliere un mazzolino di fiori da portare alla mamma.


 
Intanto là sotto la giunchiglia riprende: " Calma amici. Ciascuno sbucherà dalla terra al momento opportuno. Ma, per favore, seguite il mio consiglio: non abbiate fretta! Io non uscirò finché non avrà smesso di gelare". 




 

"E allora, cosa dovrei dire io? - si lamenta il papavero - io dovrò attendere ancora un'intera stagione ...".






 


 Dall'altro del suo ramo, Nerino, il merlo, non può sentire le discussioni dei fiori. Ma anche lui è impaziente per l'arrivo della primavera e fin da ora, dalla mattina alla sera, esercita la voce. 

mercoledì 14 marzo 2012

Akira Yoshizawa e gli origami







Il Doodle di oggi, 14 marzo 2012 è dedicato a Akira Yoshizawa, considerato il padre degli origami. E così il logo di Google, riproduce semplicemente la carta colorata scritta, composta da lettere realizzate appunto da origami. E' il 110° anniversario della nascita di Akira Yoshizawa e su quattro delle lettere del logo: G,O,L,E ci sono anche delle farfalle colorate, ovviamente realizzate con la tecnica dell'origami.

Io, personalmente, è la prima volta che sento parlare di Akira Yoshizawa e voi? 

Scopriamo insieme chi è Akira Yoshizawa.

Akira è stato un grandissimo insegnante di origami giapponese, che fino al 1989, creò più di 50.000 modelli, di cui poche centinaia di disegni sono stati pubblicati nei suoi 18 libri.
Durante la sua carriera, Yoshizawa, diventò un ambasciatore culturale internazionale del Giappone. Nel 1983, l'imperatore Hirohito lo ha nominato all'Ordine del Sol Levante, uno dei più grandi onori che si possono ottenere come cittadino giapponese. All'età di tredici anni si trasferì a Tokio e durante la prima guerra mondiale lavorò come apprendista in una fonderia, ma nel 1940 decise di dedicarsi agli origami. 
Nel 1950, l'opera di Yoshizawa, cominciò a mostrarsi al pubblico giapponese, realizzando 12 figure di carta che rappresentavano ciascuno degli animali dello zodiaco orientale. Questi furono pubblicati nella rivista "Asahi-Graph" e nel 1954 pubblicò il suo primo libro "Origami Art"(Origami Geijutsu) e fondò la "The Internetional Society Origami", che attualmente conta di oltre 1.500 soci. Inoltre, la sua prima mostra delle opere nel 1955, nel Museo della citta di Amsterdam in Olanda, occasione per lui di farsi conoscee anche in Europa. Nel 1963, il suo primo libro "Origami Tanoshii" vinse il premio culturale "Mainichi Shuppan" e nel 1992, all'Expo di Siviglia, Yoshizawa ha realizzò un'altra esposizione e offrì seminari su origami.
E nel marzo1988, Akira arrivò ad esporre i suoi origami anche al Louvre. Ma sperimentò molte tecniche, compreso il "Wet-folding". In questa tecnica la carta viene inumidita prima di essere piegata, dando una migliore curva di flessione e una visione più colpita.

Origami: una vera e propria filosofia

Non lo sapevo ma pare che dietro all'origami c'è una vera è propria filosofia: i principi shintoisti del ciclo vitale dell'accettazione della morte come parte di un tutto.
La carta è una sorte di metafora della complessità e fragilità della vità e diventa il simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni.
La filosofia è quella della morte e della ricreazione con successiva rinascita, per perpetrare il ciclo vitale nel rispetto delle tradizioni.

Che cos'è l'origami?
L'origami è l'arte di piegare la carta. Il nome deriva dal giapponese, "Ori"(= piegare) e "Kami" (= carta), ma ci sono anche origini della tradizione della piegatura della carta anche in Cina e in occidente.

Per quel che riguarda la tecnica usata oggi per realizzare gli origami, va detto che si impiegano pochi tipi di piegature che vanno poi a costruire infinite combinazioni di modi per creare modelli anche molto complessi.
L'origami solitamente prende origine da un foglio quadrato, i cui lati possono anche essere di colore diverso. Non si attuano tagli alla carta.
Invece l'origami in origine veniva realizzato con tecniche molto meno rigide e faceva uso di tagli. Non sempre le basi erano quadrate.

Avete mai fatto un origami?



giovedì 8 marzo 2012

Festa della Donna



Il Doodle di Google di oggi, 8 marzo 2012 non è dedicato a un personaggio, ma a una ricorrenza, la Festa della donna, o "Giornata Internazionale della Donna", che per la 113° volta nella storia, viene celebrata e dedicata alle memorie della conquiste fatte dalle donne in politica e in società.

Questo è il secondo logo consecutivo che Google ha voluto dedicare alla Festa della Donna, dopo quello pubblicato lo scorso 8 marzo 2011. In quell'occasione, Google mandò online anche un progetto chiamato "Un Ponte per le Donne" ed avente a che fare con l'invito a presiediare i punti più famosi di tutto il mondo, "per mostrare - come si legge nella pagina principale dell'iniziativa - il tuo sostegno alla causa femminile e celebrare le conquiste delle donne". Vi parteciparono all'iniziative tantissime donne su Internet, e in particolare, Youtube fu molto gettonato.


Women's Day 2011

Ma vi è piaciuto il logo di Google? Io sinceramente me lo aspettavo tutto colorato di giallo ma invece . . . è comunque simpatico, tondeggiante, dai colori semplici, coì innocenti, che sembra essere stato disegnato da una bambina di un asilo nido, che ne dite?

Curiosità sulla Festa della Donna
La Festa della Donna ha origine negli Stati Uniti, quando nel 1909, a seguito di alcuni congressi in Europa e in Russia, durante i quali prendevano piede delle alleanze femministe di carattere sociale, fu deciso di festeggiare il "Woman's Day". Con essa, fu colta l'occasione di celebrare il diritto di voto femminile e di proporre alcuni movimenti borghesi femminili ad importanti conferenze mondiali.

Perché la mimosa?
La mimosa ha un'origine politica: nel 1946 a Londra, fu stilata "La Carta della Donna", inviata all'Onu in seguito ad alcuni decisioni importanti sulla democrazia e sulla parità dei diritti tra i sessi, avente come simbolo proprio una mimosa. Inoltre, altra curiosità, l'8 marzo 1945 in Italia, per iniziativa dell'UDI - Unione Donne in Italia - veniva celebrata la "prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera", dietro questa celebrazione c'era il Partito Comunista Italiano. L'anno dopo sarebbe finita ufficialmente la seconda guerra mondiale e la festa della donna fu vista anche come una festa della liberazione e della conquista.



La leggenda delle industrie Cotton
E' stato dimostrato da molti storici che l'origine della festa della donna non è assolutamente da asssociare alla storia della fabbrica Cotton di New York, che si incendiò l'8 marzo del 1908 e fece perdere la vita a circa 130 donne. 

Questa storia è una leggenda: le donne lavoratrici in quella fabbrica di cotone, decisero di protestare contro le brutte condizioni di lavoro alle quali erano sottomesse, mettendosi in rivolta e mandando in fiamme la loro stessa fabbrica. In realtà questa "favola" fu messa in giro durante gli anni della guerra, quando la propaganda politica in America, ed i movimenti ad essa collegati, avevano bisogno di grosse pretese per poter scendere in piazza.

Per sapere di più su questa "bufala" vi consiglio di leggere l'interessante articolo clicca qui

Per riflettere un pò
La festa della donna è  solo consumismo e serate tra amiche o qualcosa di più? 
A cosa servono tutti quei diritti in politica e nella società quando manca il rispetto?
E la mancipazione a cosa ci è servita dopo tutto?

Non credete che noi donne siamo donne di valore, che valiamo davvero in ogni senso, meritiamo rispetto e onore tutti i giorni,  non solo l'8 marzo ?!?



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