mercoledì 14 marzo 2012

Akira Yoshizawa e gli origami







Il Doodle di oggi, 14 marzo 2012 è dedicato a Akira Yoshizawa, considerato il padre degli origami. E così il logo di Google, riproduce semplicemente la carta colorata scritta, composta da lettere realizzate appunto da origami. E' il 110° anniversario della nascita di Akira Yoshizawa e su quattro delle lettere del logo: G,O,L,E ci sono anche delle farfalle colorate, ovviamente realizzate con la tecnica dell'origami.

Io, personalmente, è la prima volta che sento parlare di Akira Yoshizawa e voi? 

Scopriamo insieme chi è Akira Yoshizawa.

Akira è stato un grandissimo insegnante di origami giapponese, che fino al 1989, creò più di 50.000 modelli, di cui poche centinaia di disegni sono stati pubblicati nei suoi 18 libri.
Durante la sua carriera, Yoshizawa, diventò un ambasciatore culturale internazionale del Giappone. Nel 1983, l'imperatore Hirohito lo ha nominato all'Ordine del Sol Levante, uno dei più grandi onori che si possono ottenere come cittadino giapponese. All'età di tredici anni si trasferì a Tokio e durante la prima guerra mondiale lavorò come apprendista in una fonderia, ma nel 1940 decise di dedicarsi agli origami. 
Nel 1950, l'opera di Yoshizawa, cominciò a mostrarsi al pubblico giapponese, realizzando 12 figure di carta che rappresentavano ciascuno degli animali dello zodiaco orientale. Questi furono pubblicati nella rivista "Asahi-Graph" e nel 1954 pubblicò il suo primo libro "Origami Art"(Origami Geijutsu) e fondò la "The Internetional Society Origami", che attualmente conta di oltre 1.500 soci. Inoltre, la sua prima mostra delle opere nel 1955, nel Museo della citta di Amsterdam in Olanda, occasione per lui di farsi conoscee anche in Europa. Nel 1963, il suo primo libro "Origami Tanoshii" vinse il premio culturale "Mainichi Shuppan" e nel 1992, all'Expo di Siviglia, Yoshizawa ha realizzò un'altra esposizione e offrì seminari su origami.
E nel marzo1988, Akira arrivò ad esporre i suoi origami anche al Louvre. Ma sperimentò molte tecniche, compreso il "Wet-folding". In questa tecnica la carta viene inumidita prima di essere piegata, dando una migliore curva di flessione e una visione più colpita.

Origami: una vera e propria filosofia

Non lo sapevo ma pare che dietro all'origami c'è una vera è propria filosofia: i principi shintoisti del ciclo vitale dell'accettazione della morte come parte di un tutto.
La carta è una sorte di metafora della complessità e fragilità della vità e diventa il simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni.
La filosofia è quella della morte e della ricreazione con successiva rinascita, per perpetrare il ciclo vitale nel rispetto delle tradizioni.

Che cos'è l'origami?
L'origami è l'arte di piegare la carta. Il nome deriva dal giapponese, "Ori"(= piegare) e "Kami" (= carta), ma ci sono anche origini della tradizione della piegatura della carta anche in Cina e in occidente.

Per quel che riguarda la tecnica usata oggi per realizzare gli origami, va detto che si impiegano pochi tipi di piegature che vanno poi a costruire infinite combinazioni di modi per creare modelli anche molto complessi.
L'origami solitamente prende origine da un foglio quadrato, i cui lati possono anche essere di colore diverso. Non si attuano tagli alla carta.
Invece l'origami in origine veniva realizzato con tecniche molto meno rigide e faceva uso di tagli. Non sempre le basi erano quadrate.

Avete mai fatto un origami?



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