domenica 23 ottobre 2011

Albero autunnale

Voglio dare il benvenuto all'autunno e dire:" Arivederci estate, alla prossima! ", con questa poesia di J. Gullen Orfeo

Albero autunnale


Già matura
la foglia pe sereno suo distacco
discende
nel cielo sempre verde dello stagno.
Nel calmo
languore della fine, l'autunno s'immedesima.
Dolcissima
la foglia s'abbandona al puro gelo.
Sott'acqua
con incessanti foglie va l'albero al suo Dio.



Bellissima non la conoscevo fino ad adesso. Mi piace soprattutto dove dice: " Va l'albero al suo Dio", e la foto trovata su internet è molto azzeccata!

Autunno

Una poesia sull'Autunno di Gianni Rodari. Molto carina, io amante dei gatti, mi piace l'immagine di questo gattino che gioca con le foglie rosse e gialle, colori tipici di questa stagione, che cadono dall'albero, come delle farfalle.


L'autunno


Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.

Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle
che sfidano i suoi salti.

La lenta morte dell'anno
non è per lui che un bel gioco,
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.


venerdì 21 ottobre 2011

Mary Blair: la cretività fatta persona

21 ottobre 2011
Oggi aprendo Google ho trovato questo bellissimo e coloratissimo Doodle. Non ho potuto fare ammeno di salvarmelo nel mio Personal computer. E così ne si aggiunge un'altro alla mia collezione "Doodles di Google".

Questo nuovo Doodle è dedicato ai 100° Anniversario del compleanno di Mary Blair, una delle collaboratrici più importanti della cinematografia di Walt Disney. Mary Blair  nacque il 21 ottobre 1911 a McAlester (Ocklahoma, Usa) e il suo vero nome era Mary Browne Robinson. Il logo di Google mostra i colori tanto cari alla disegnatrice americana.

Voglio essere sincera, non conoscevo questo straordinario personaggio femminile, ma grazie a Google ho potuto farlo. Mary Blair era una creativa proprio come me, è per questo che mi piace moltissimo.

Mary Blair è stata la creatrice di molti personaggi della Wolt Disney, molto conosciuti come, "Alice nel paese delle meraviglie", "Piter Pan" e "Cenerentola" . Nel 1933 si diplomò al California Institute of the Arts e si fece apprezzare come pittrice di acquarelli. Nel 1934 sposò il suo collega e compagno di studi Lee Blair. Nel 1938 sostituì il marito alla "Metro-Goldwyn-Mayer per la lavorazione del film "Pinocchio". Ma dopo il 1939 anche lei passò alla Wolt Disney e lavorò per "Fantasia" e "Lilly e il vagabondo". Nel 1941 accompagnò Walt Disney nel suo viaggio in Sud America, dopo il quale Disney le affidò la supervisione artistica di "Saludos amigos" (1942) e di "I tre caballeros" (1944).
Negli anni 1950 partecipò alla realizzazione dei classici Disney "Cenerentola", "Alice nel paese delle meraviglie" (1951) e "Le avventure di pinocchio (1953). Mary Blair morì a causa di una emorragia cerebrale il 26 luglio 1978, all'eta di 66 anni. Nel 1991, dopo la sua morte, fu premiata come Disney Legend..

Mary Blair (1911-1978)
Mary fu anche una illustratrice di libri per l'infanzia. E' l'autrice del libro dal titolo "The Golden Book of Little Verses" che, purtroppo non si trova più nelle librerie, perché per varie vicissitudini è stato messo fuori catalogo da 40 anni.
Si tratta di un’opera che ha saputo conquistare i più piccoli perchè conteneva disegni che sembravano fatti da loro stessi, contenenti ingenuità e candore, ma con una sapienza e un’arte superiore. Insomma disegni in grado di affascinare e conquistare, capaci di entrare nel cuore dei più piccoli e non solo.



Queste immagini che vi mostro qui sotto le ho trovate navigando su internet.


Cinderella



 "Cenerentola" è la mia preferita. Ecco qui un'immagine è il momento in cui Cenerentola arriva al castello per il ballo.











Cinderella


Qui accanto un'altra scena di "Cenerentola".













 
 



martedì 18 ottobre 2011

Wilson Greatbatch

                        Wilson Greatbatch

Il 27 settembre 2011, è morto all’età di 92 anni Wilson Greatbatch che nacque a Buffalo (New York) il 6 settembre 1919. Siccome nel mio blog ho parlato di Steve Jobs, per “parcondicio” (non so se in questo caso è giusto usare questo termine), voglio adesso raccontarvi di Wilson Greatbatch e perché non tutti lo hanno fatto. E così dedico uno spazio anche per lui ! 

Wilson Greatbatch, nacque il 6 settembre a Bufalo, è stato un ingegnere e inventore statunitense, è conosciuto per aver inventato il pacemaker impiantabile. Si appassionò di elettronica fin dall'età giovanile, fu radio-operatore nella Marina degli Stati Uniti durante la Seconda guerra mondiale. Nel 1950 si laureò in ingegneria elettrotecnica alla Cornell University e nel 1957 si perfezionò all'università di Buffalo.

Greatbatch inventò il pacemaker impiantabile in parte per caso:  studiava l'uso dei transistor come rivelatori delle aritmie cardiache e, in uno dei suoi esperimenti installò un resistore con una resistenza sbagliata; si accorse tuttavia che da quel lato venivano create pulsazioni identiche al battito cardiaco normale e che quindi il nuovo circuito avrebbe potuto essere utilizzato in caso di aritmie. Wilson depositò il brevetto per il pacemaker il 22 luglio 1960.
Wilson Greatbatch, registrò oltre 150 brevetti e fondò anche una sua società, la «Wilson Greatbatch Ltd», più tardi «Greatbatch Ltd», per la produzione di batterie per i pacemaker impiantabili. Nel 1998 divenne membro della National Inventors Hall of Fame e nel 1996 ricevette il Premio  Lemelson-MIT.
 Il primo pacemaker venne impiantato su un essere umano nel 1960: il paziente 77enne visse altri 18 mesi dopo l'intervento. In seguito il Pacemaker è stato perfezionato e ulteriormente miniaturizzato.
Oggi giorno, centinaia di migliaia di persone ricevono un pacemaker ogni anno. La causa della sua morte è ignota, ma il genero Larry Maciariello riferì che la sua salute era "precaria", scrive la Bbc.
E’ più importante avere un computer o avere la possibilità di stare in vita se pur con un apparecchio? Io direi la seconda. Mi chiedo come mai quando muore un politico, un personaggio del cinema, della Tv o una rockstar imbottita di droga e allucinogeni tutti i giornali e telegiornali del mondo ne parlano esaltando il personaggio e raccontandone la storia con toni da leggenda come se lo stesso avesse fatto chissà cosa per il resto dell'umanità. Quando invece muore un grande scienziato che ha progettato e realizzato significative invenzioni per l'avanzamento tecnologico e la protezione della salute del genere umano nessuno ne parla !!!

lunedì 17 ottobre 2011

Lezione di Patty: La tela Aida

Che cosa è la "Tela Aida"? 

Con questa lezione si parla di la "Tela Aida".
Sicuramente vi chiedete che cosa sia la tela aida, giusto? La  tela Aida è il tessuto che costituisce il supporto principale per il ricamo contato, tecnica sulla quale si basa il punto croce. Tecnicamente la sua armatura non è una tela ma un piccolo operato che crea una griglia con una piccola quadrettatura che facilita il ricamo.

Generalmente è di cotone ma si trova anche di altre materie prime come lana e lino.

Il nome viene accompagnato normalmente da un numero che indica la grandezza dei quadretti. Tale valore differisce in base al sistema di misura lineare utilizzato nel paese in cui il canovaccio viene prodotto.
Così nel sistema metrico decimale si parla di quadretti per 10 cm. Nel sistema anglosassone invece si parla di Count che sono i quadretti presenti in un pollice.



 Le misure principali in commercio sono:
44 quadretti in 10 cm = 11 count per pollice
55 quadretti in 10 cm = 14 count per pollice
72 quadretti in 10 cm = 18 count per pollice
Tela Aida colore bianco quadretti piccoli
    Tela Aida color Avorio quadretti grandi

     Sono comunque presenti misure inferiori, intermedie e superiori a seconda del produttore.
    La tela Aida si trova in merceria. Io, personalmente per ora, ho solamente usato la tela Aida colore bianca e avorio.


    Lezione di Patty: Il "punto scritto".

    Il "punto scritto".
    Voglio dedicare tutta questa lezione al punto scritto, perché credo che nessuna di voi lo conosca.
    Sullo schema il punto scritto vi viene indicato con una linea marcata, nera o a colori.

    (Fig.1)
    Il "punto scritto"si esegue svolgendo due giri di punto filza scambiato, uno di andata e uon di ritorno; nel giro di andata prendere e saltare alternatamente un numero uguale di fili (vedi fig. 1).


    (Fig.2)

    Completare il giro di andata (vedi fig. 2). Vedete che è alternato, uno sì e l'altro no!


    (Fig. 3)
    Nel giro di ritorno prendere i fili saltati, saltando i fili presi nel giro precedente (vedi fig. 3)

    Consiglio dell'esperta: quando e dove applicare il "punto scritto".

    Per ognuno di questi casi, eseguite sempre dopo aver terminato il ricamo a punto croce.
    Usate il "punto scritto" nei ricami a punto croce per rendere più evidenti i contorni o per definire particolari all'interno del disegno.


    Pecorella rosa

    Pecorella celeste


    Che carine le mie pecorelle !!!


    Comunque è facile vero ?

    Come applicare il punto scritto dipende dalla vostra creatività, qui io l'ho applicato nel contorno della figura.

    Cuore azzurro




    E qui come cornicetta. Vi è piaciuta l'idea?

    Consigli dell'esperta:
    Ricordate sempre di eseguire il punto sritto solo dopo il punto croce.
    Guardate questa immagine. Qui mi è successo di aver ricamato la cornicetta a punto scritto prima (Fig. 1).                 

    (Fig.1)


    Ho dovuto disfarla! Poi l'ho rifatta e praticamente l'effetto è cambiato . . . .  non vi sembra diverso? (Fig. 2)

    (Fig.2)


    Il punto scritto deve essere preciso perchè denota la forma.

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