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martedì 7 febbraio 2012

Charles Dickens: i suoi personaggi nel logo di Google



E Google ha fatto il bis! Oggi celebra il 200° anniversario della nascita di Charles Dickens, con un bellissimo logo che ci illustra i personaggi più celebri dei suoi romanzi. Li riconoscete? Si riconoscono Ebenezer Scrooger, il vecchio taccagno di "Canto di Natale", quello in pigiama da notte e lanterna in mano al centro, sotto la seconda O di Google; il piccolo David Copperfield, il simpatico Oliver Twist, Samuel Pickwick e gli altri li saprete identificarli?

Chi era Charles Dickens? 
Dickens, nato a Portsmouth il 7 febbraio 1812 e morto a Gardshill il 9 giugno 1870, è stato un grande scrittore, giornalista e reporter di viaggio brittannico e forse è uno dei romanzieri più importanti e amati di sempre. Visse in una famiglia benestante di imprenditori, il secondo di undici figli, Charles fu anche impiegato presso la Marina Brittannica e studioso di rilievo. 
Oggi è uno dei romanzieri più popolari, basta pensare che il suo romanzo "Racconto di Due Città", con oltre 200 milioni di copie vendute è il quarto libro più venduto della storia dopo La Bibbia (6 miliardi di copie), "I Discorsi di Mao" (900 milioni) e Il Corano (800 milioni). 

 Dickens fu uno dei precursori dei cosiddetti "romanzi sociali", ossia romanzi che nei loro generi descrivevano, denunciavano e approfondivano gli stili di vita dei ceti sociali più bassi.


Charles Dickens (1812-1870)



Le sue opere: il suo primo romanzo "Il circolo Pickwick" (1836), "Le avventure di Oliver Twist" (1839), "La bottega dell'antiquario"(1841), "David Copperfield" (1849-50), "Tempi difficili"(1854), "Racconto di due città" (1859), il racconto "Canto di Natale"(1843).


Questo di oggi è il secondo logo dedicato ad un personaggio dell'arte, che viene pubblicato consecutivamente. Ieri è stato il turno del regista francese Francois Truffaut (ricordate?), il logo del quale è stato pubblicato solo in alcuni Paesi scelti, perlopiù europei, invece questo di Dickens, su tutte le home page del mondo di Google. Devo ricordare che lo scrittore è entrato nelle scuole di tutto il mondo da circa un secolo. Chi è che non lo conosce?


lunedì 6 febbraio 2012

Francois Truffaut: regista francese

Ohhh! Finalmente, dopo tanto tempo e con grande attesa, oggi è apparso! Un nuovo Doodle di Google . . . dedicato all'80° anniversario della nascita di Francois Truffaut, scomparso nel 1984 e che avrebbe compiuto 80 anni.

Il logo si trasforma in tre diverse e simpatiche immagine che scorrono se cliccate sulla freccia nera a destra.
Queste sotto sono le immagini in ordine di scorrimento.









Ma chi era Francois Traffaut? Era un grande regista francese, ma non solo, anche sceneggiatore, produttore cinematografico e critico cinematografico, attore, pittore e scrittore.



Francois Truffaut - registra francese( 6 febbraio 1932-21 ottobre 1984)

Tra i titoli diretti da lui ricordiamo: "I quattrocento colpi", "Una storia d'amore" e "Fharenheit 451". Inoltre ebbe la fortuna di intervistare il grande Hitchkoc, che li rivelò molti dei suoi segreti e che lui ammirava molto.



In una battuta pronunciata dal regista Ferrand, uno dei maestri della Nouvelle Vague e protagonista di "Effetto notte", c'è tutta la poetica di Francois: "Su Alphonse, vieni: ora te ne ritorni in camera, ti rileggi il copione, e ti metti a lavorare un pò e poi cerchi di dormire. Domani si lavora, e il lavoro è più importante. Non fare il cretino, Alphonse: sei un bravissimo attore, il lavoro va a gonfie vele. Lo so, c'è la vita privata, ma la vita privata zoppica per tutti. I film sono avanti come i treni, capisci? - Come i treni nella notte. La gente come me e come te, lo sai bene, siamo fatti per essere felici nel nostro del cinema."


venerdì 20 gennaio 2012

Federico Fellini: regista italiano






Oggi 20 gennaio 2012, Google celebra il grande regista Federico Fellini, che avrebbe compiuto 92 anni.

Federico Fellini, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993, è stato un regista e sceneggiatore italiano, e per l'occasione Google lo celebra con un doodle in bianco e nero, dove c'è lui con la cineripresa della sua epoca, ma visibile nella sola versione italiana del sito. Artista molto conosciuto all'estero, specialmente in Usa, Fellini è stato fonte di ispirazione per tanti registi e attori che hanno deciso di intraprendere la strada del cinema. é proprio a Hollywood che fu premiato con 4 Oscar, tre per i film "La Strada" (1957), "Le Notti di Cabiria" (1958), "8 e 1/2" (1964), e uno alla carriera che gli fu conferito nel 1993, l'anno in cui morì. Nel film "La Strada" vediamo scene di un' Italia del dopoguerra, degli stenti e della vita di strada, i cui intrerpreti furono, la moglie Giulietta Masina e uno straordinaro Anthony Quinn. In "La Dolce Vita", si racconta di un'Italia nel pieno del suo vigore economico e sociale, e infinie "Amarcord", cioè i ricordi, la fase in cui si ripercorre a vita a ritroso ricoprendo se stessi e le proprie radici per capire dove si è arrivati.

F. Fellini e G. Masina

Fellini a proposito di Amarcord, disse: "Mi sembra che i personaggi di questo piccolo borgo, proprio perché sono così, limitati a quel borgo, e quel borgo è un borgo che io ho conosciuto molto bene, e quei personaggi, inventati o conosciuti, in ogni caso li ho conosciuti o inventati molto bene, diventano improvvisamente non più tuoi, ma anche degli altri".



mercoledì 11 gennaio 2012

Nicolas Steno: tra scienza, religione e fede




Oggi 11 gennaio 2012, Google celebra il 374° anniversario della nascita di Nicolas Steno, d'origine danese ma toscano d'adozione, padre della geologia, della stratigrafia, della paleontologia, della cristallografia. E così il doodle è a strati, sì perchè il logo rapresenta la stratificazione della terra. Infatti le sue idee dettero vita alla stratigrafia: fu il primo a credere che dalle rocce si poteva  risalire alle specie animali del passato, e che i fiumi e i laghi non siano stabili perché seguono un loro cammino nel corso degli anni.

Nicolas Steno, nacque l'11 gennaio 1638 a Copenaghen e morì a Scwerin il 25 novembre 1686, studiò anche medicina e ad Amsterdam scoprì la "ghiandola parotide", chiamata " dotto di Stenone". Nel 1666 giunse a Firenze presso la corte del Granduca di Toscana, Ferdinando II° de' Medici, dove frenquentò i più importanti scienziati del tempo. Il suo nome italianizzato era Niccolò Stenone.  Ma è in Toscana che, Stenone oltre all'anatomia, si interessò alla geologia e minerologia. Fu lui a classificare per primo i fossili dando risalto alle caratteristiche di ognuno di loro e scrisse: " De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis podromus" (o "Podromus"), con cui cominciò la vera ricerca geologa.

Altri meriti da riconoscregli sono: la dimostrazione che il cuore è un muscolo, e non la fonte di calore o la sede dell'anima; la corretta interpretazione delle circonvoluzioni cerebrali come sede delle funzioni cognitive superiori, ponendosi in contrasto con le allora dominanti teorie cartesiane; la scoperta della funzione delle ovaie e delle tube uterine. 

Non fu soltanto uno scienziato ma anche un sacerdote dal 1675 , vescovo titolare dal 1677 e infine, Beato, dopo due anni dalla sua morte nel 1688, beatificato da Papa Giovanni Paolo II.




sabato 7 gennaio 2012

Charles Addams: fumettista americano





Ops! Un nuovo doodle di Google! Ieri, 6 gennaio mi aspettavo un logo dedicato all' Epifania e . . . invece eccolo oggi, 7 gennaio 2012, per il dopobefana,  il primo doodle dell'anno, dedicato al 100° anniversario della nascita di Charles Addams, famosissimo per aver creato la "Famiglia Addams", a cui dà il proprio cognome. 
Il logo di Google rappresenta questa bizzarra quanto macraba famigliola, con tutti i componenti della celebre famiglia, che fu ideata da lui in una striscia a fumetti che apparve negli anni '30. 
Charles, chiamato "Chas" o "Chill", era infatti un fumettista americano noto per la sua particolare inclinazione all'umorismo nero di personaggi macrabi.


Nel logo vediamo: il distinto Gomez, l'affascinante Morticia, i figli Mercoledì e Pugsley, il simpatico zio Fester, il maggiordomo Lunch, la Mano e non poteva mancare il capelluto cugino Itt, che tutti sono stati protagonisti di ben tre lustri film, cartoni animati e diverse serie televisive che hanno fatto fortuna sia oltreoceano che nelle verisioni tradotte nel resto del mondo. Le versioni cinematografiche della "Famiglia Addams" risalgono agli anni '90 con le sue opere del regista Barry Sonnenfeld del 1991 e del 1993 (Famiglia Addams e Famiglia Addams 2). La versione del 1998 è quella di Dave Payne che dà il titolo "La Famiglia Addams si riunisce". Infine, il 4 dicembre 2009, ha debuttato anche il musical dal titolo "The Family Addams a New Musical" composto da Andrew Lippa, che da Brodway rilancia i personaggi di Charles Addams in tutto il mondo.


Charles Addams  (n. 1912 m. 1988)


Charles morì il 29 settembre 1988, presso l'Ospedale S. Chiara e Health Center a New York City, a causa di un attacco di cuore mentre era ancora nella sua auto dopo aver parcheggiato. Un'ambulanza lo ha soccorso e condotto in ospedale, ma invano. E' stato cremato e le sue ceneri furono sepolte nel cimitero degli animali di sua proprietà "The Swamp".

sabato 31 dicembre 2011

Doodle Google: auguri di Capodanno in tutte le lingue








Oggi 30 dicembre 2011, ecco puntuali gli Auguri per il nuovo anno da parte dell'azienda di Mountain View, che dedica a tutto il mondo con questo coloratissimo e simpatico Doodle.
Se provate a passare il mouse sopra appare la scritta: " Vigilia di Capodanno". Il logo è stato tradotto in lingue e significati diversi; in Italia, "Vigilia di Capodanno", in Australia , Inghilterra e in America è " Happy New Year", invece in Spagna è "Nochevieja", in Francia è "Bonne année!", in Germania è "Frohes neues  Jahr", mentre in Russia è "C новым годом". 


Allora un Felice 2012 a tutti!

sabato 24 dicembre 2011

Doodle Google: Logo " Jingle Bells"





 Oggi 24 dicembre 2011, Google ci augura "Buone Feste" con un simpatico e nuovo Doodle animato, interattivo e musicale, perchè se provate a schiacciare il pulasantini sotto alle corrispettive lettere, le luci si spengono e la G di Google diventa un fiocco di neve, la O un babbo natale, la seconda O una campana, la seconda G un pupazzo di neve, la L una candela, la E un pacco regalo. E se premete la nota musicale . . .  musica maestro! Parte la tradizionale canzoncina natalizia "Jingle Bells" e sarete mandati alla schermata con la scritta "buone feste".



Ma i regali di Google non sono finiti! Provate a scrivere nel browser "Let it snow" senza li apici, premete invio e aspettate un pò.  Vedrete scendere la neve! Lo schermo del vostro Pc si coprirà tutto e si appannerà . . .  e potrete addirittura divertirvi scrivendoci sopra con il mouse. Poi se volete pulirlo schiacciate il pulsante in alto azzurro, con la scritta "Defrost", lo chermo si pulisce ma la neve continua a scendere e, di nuovo l'effetto si ripete . . . . .  

E l'effetto "monitor imbiancato" anche su Youtube, sempre scrivendo . . . let it snow. 
Anche questa volta google ci ha sorpresi! 

Buone feste a tutti !
Clicca qui se vuoi vedere il Doodle "Buone Feste": http://www.google.it/webhp?hl=it 

Infine sotto c'è scritto "Segui Babbo Natale" su Google Maps alla vigilia di natale.
Se provate a cliccarci vi troverete qui!



martedì 13 dicembre 2011

Robert Noyce: il papà del microchip








Ieri 12 dicembre 2011 Boogle celebrava l'84° anniversario della nascita di Robert Noyce, il papà del microchip. E così logo google per l'occasione si è trasformato in un microchip dove dentro c'era scritto Google.

Robert Norton Noyce, nato il 12 dicembre 1927 a Burlington e morto il 3 giugno 1990 ad Austin, è l'inventore ufficiale del microchip a base di silicio e germanio che ancora domina fortemente il mercato dell'elettronica, in collaborazione con Jack Kilby. La soluzio0ne da lui inventata, nonostante sia targata 1958, è  tuttora alla base dei microprocessori CMOS. Questa è l'invenzione che ha poi pochi anni dopo ispirato l'italiano Federico Faggin, creatore del primo processore Intel, il 4004, nel 1968.

Robert Norton Noyce (1927-1990)



Noyce si è diplomato in fisica nel 1949 al Grinnell College e nel 1954 il dottorato (PhD) al Massachusetts Institute of Tecnology (MIT). Lui ha condotto una vita di genio e sgretolatezza, con brutte bravate al college, al limite dell'espulsione e altri episodi particolari

giovedì 8 dicembre 2011

Diego Rivera: muralista messicano

Oggi Google ci propone un nuovo Doodle logo personalizzato, dedicato al pittore messicano, Diego Rivera, che infatti è nato l'8 dicembre 1886 a Guanajuto in Messico, 125 anni fa.







Il logo è un'mmagine in cui sono presenti, Rivera su un'impalcatura intento a dipingere, che rappresenta infatti una "rivisitazione" delle tematiche utilizzate prevalentemente nei murales del pittore, e la moglie Frida Kahlo ( fra le due donne situate a destra, è quella con i fiori rossi fra i capelli).


Diego Rivera è uno dei più importanti artisti del paese americano, noto principalmente per la sua attività di muralista. Il pittore, assieme a Josè Clemente Orozco e David Alfaro Siqueiros, realizzò grandi affreschi murali con uno stile semplificato e colori vivi, che spesso ritraevano scene della Rivoluzione massicana. Infatti da molti murales dell'artista, realizzate in gran parte su edifici  pubblici, traspare inoltre il suo impegno politico e l'appoggio agli ideali della Rivoluzione messicana.

Fino alla metà del 1916 visse tra Messico, Spagna e Italia dove frequentò in tellettuali come, Pablo Picasso, Amedeo Modigliani, che gli fece anche un ritratto .

Le oper di Diego Rivera si caratterizzano soprattutto per le forti tematiche sociali in esse contenute, affiancate anche da legami con i temi della  tradizione sociale-culturale indigena del Messico. Ma realizzò anche numerose opere negli Sati Uniti, in cui le sue tematiche comuniste provocarono molte polemiche sulla stampa.

E per quanto riguarda la sua vita privata, va ricordato il suo legame sentimentale con un'altro personaggio altrettanto famoso e artista del suo paese, Frida Kahlo, pittrice, con la quale si sposò ben due volte, la prima nel 1929 e la seconda nel 1940.

E come sempre puntando il mouse sull'immagine appare la scritta, "125° anniversario dlla nascita di Diego Rivera. Per gentile concessione di Banco de México Diego Rivera & Frida Kahlo Museums Trust / Artist Rights Society (ARS)". 


Diego Rivera - ritratto di Natascia




Diego Rivera - La venditrice di calle


Le bellissime donne di Diego Rivera

sabato 3 dicembre 2011

Nino Rota: una vita da compositore


Oggi 3 novembre 2011, a distanza di 10 giorni, dall'ultimo Doodle, quello dedicato a Mark Lem, Google ci allieta con un'altro suo "scarabocchio", ma questa volta dedicato al musicista e compositore, Giovanni Rota Rinaldi, in arte Nino Rota. Il logo che, Google ha scelto per i suoi navigatori, è un fumetto che lo ritrae seduto a suonare al pianoforte, sullo sfondo di un palcoscenico che illumina le lettere di Google. E come sempre scorrendo il puntatore del mouse sopra il Doodle si legge 100° anniversario della nascita di Nino Rota.



 Nato a Milano il 3 dicembre 1911, si è fatto conoscere componendo alcune delle musiche, colonne sonore, per importanti e cult film come "Il Padrino", "Amarcord" e "Assassino sul Nilo".



Sue sono le firme nelle musiche di film importanti, tra cui "La dolce vita","Il Gattopardo", "La bisbetica domata", "Le notti bianche", "La strada" e "Le notti di Cabiria"

Si può dire che, Nino rota ha vissuto una vita da compositore fino alla morte.
Nel 1944 conosce Federico Fellini grazie alla realizzazione dell'accompagnamento musicale per il film "Zazà" di Renato Castellani.
Tra i due nasce un'amicizia destinata a durare, così tanto da portare ad importanti collaborazioni per film. Nel 1972, compone le musiche del film "Il Padrino" e due anni dopo vince l'Oscar alla migliore colonna sonora per le musiche del film, "Il Padrino - Parte II°". Nel 1977, il David di Donatello per il migliore musicista, per il film "Il Casanova" di Federico Fellini.

Ma Nino Rota produce anche musica per orchestra, da camera e vocale, oltre a numerose liriche tra le quali ricordiamo "Il cappello di paglia di Firenze".


Il 10 aprile 1979 a Roma, il compositore muore poco dopo la fine delle registrazioni della colonna sonora "Prova d'orchestra" di Federico Fellini, lasciandoci un vasto repertorio, uno di quelli che si custodiscono perché sono un "patrimonio nazionale" e di questo Google è cosciente, ecco perchè oggi celebra la sua nascita!

E io ovviamente lo pubblico qui nel mio blog, perchè è sempre una gioia vedere un nuovo e diverso Doodle di Google.

In attesa del prossimo doodles, ascoltatevi questo video . . . l'audio non è un granché, ma la scenografia è bellissima, a sfondo blu . . . .


mercoledì 30 novembre 2011

Mark Twain: Le avventure di Tom Sawyer

Oggi 30 novembre 2011, un nuovo Doodle maestoso che aggiunto alla mia collezione "I Doodles di Google".


E così Google ci sorprende ancora una volta, con un doodle dedicato al 176° anniversario della nascita di Mark Twain, giornalista e scrittore di fama internazionale. Mark Twain, considerato da molti come il maggiore esponente della letteratura americana dell'800, nato il 30 novembre 1835 in una piccola cittadina del Missouiri in Florida e, morto il 21 aprile 1910 a Ridding. 

Mark Twain 1835-1910
Il logo, che si presenta in un nuovo formato non interattivo come l'ultimo dedicato a Stanislaw Lem (con tanto di gioco e quiz), è una grande gigantografia che occupa quasi 1700 pixel in "full HD" con massima risoluzione di pixel, e comunque sempre d'impatto. E sopra al logo campeggia, per chi non è ancora iscritto, una freccia che indica Google+ il social network di Google a testimonianza che, l'impiego della societa di Mountain View a sviluppare il suo nuovo servizio è davvero massimo.

Il logo è ispirato al celeberrimo romanzo "Le avventure di Tom Sawyer" scritto nel 1876. Il disegno di Google raffigura la famosa scena del suddetto romanzo, dove al protagonista Tom Sawyer, è stato chiesto di dipingere la staccionata dalla zia Polly, finirà in una lotta con un altro ragazzo, Huckleberry Finn, al quale, con astuzia, farà dipingere la staccionata al suo posto. Nel Doodle infatti colorano e disegnano insieme le sei lettere di Google.

Il romanzo avrà un seguito in "Le avventure Huckleberry Finn", anche questo sarà un successo mondiale. Tra le sue opere di maggior successo troviamo anche "Il principe e il povero, "Un americano alla Corte di Re Artù" e "Vita sul Mississipi". 

Per me è sempre una scoperta conoscere gli scrittori di novelle lette da bambina . . . grazie Google e,  al prossimo Doodle!

mercoledì 23 novembre 2011

Stanislaw Lem: quando la fantascienza diventa gioco


Oggi, 23 novembre 2011, Google celebra il 60° anniversario della prima pubblicazione di Stanistaw Lem. Il logo di Google,  si è trasformato in un gioco, animato e fantascientifico che fa diventare matti chi prova a cercare le soluzioni . . .  e con me ci è riuscito!
Ma chi era Stanislaw lem? E’ uno scrittore, filosofo e medico polacco nato a Leopoli il 12 dicembre 1921 e morto a Cracovia il 27 marzo 2006.
Con questo logo ci si gioca e ci si diverte! Infatti, attivando il doodle, si viene inseriti in una vera e propria storia dove sarai tu a salvare il personaggio che vedi in bianco e nero.
Stanislaw, che da prima si dedicò allo studio della filosofia e dopo decise di seguire la strada del padre, iscrivendosi alla Facoltà di Medicina di Leopoli, dovette abbandonare gli studi a causa della seconda guerra mondiale e dell’occupazione nazista. Però ricevette numerosi premi: nel 1973 in Polonia ebbe il prestigioso “ Premio di Stato”; nel 1976 il “Grand Prix” al terzo Congresso Europeo di Fantascienza tenutosi a Poznań. Ma le riconoscenze per la sua bravura non terminano qui. Nel 1977 infatti venne candidato dalla Polonia al premio Nobel per la letteratura e fu riconosciuto cittadino onorario dalla città di Cracovia.
Google vuole dunque ricordare, Stanislaw Lem, considerato uno dei maggiori scrittori polacchi. Ma Lem è anche uno dei più influenti scrittori di fantascienza contemporanea non angloamericana.
Il suo più grande capolavoro è Solaris. Un romanzo che ha ispirato il regista sovietico Andrej Tarkovskij. Nel 1972 infatti viene alla luce un film di grande successo.
Altra grande opera è la Cyberiade (logo di oggi Cyberiada, Marcos y Marcos). La Cyberiade costituisce una delle più grandi raccolte di racconti fantascientifici di tutti i tempi.
Lem nei suoi racconti decide di parlare principalmente di due costruttori Trurl e Klapaucius e delle loro invenzioni e avventure nello spazio. La storia tratta diverse tematiche: dalla fatascienza alla filosofia, dall’ingegno umano alla forza distruttrice delle macchine e dunque della ribellione dei robot nei confronti dei loro creatori. Nella piccola parte di storia che vediamo nel logo di Google potete infatti ammirare i due robot super intelligenti creati appositamente.
Per risolvere la storia non dovrete far altro che rispondere a qualche piccola domanda di matematica facendo bene corrispondere le linee grafiche.

La soluzione del gioco 
Ma per capire bene la storia bisogna vedere come risolvere il gioco del doodle di Google.
Si incomincia vedendo un omino, pensieroso, che cammina verso destra e se provate a ciccare  con il mouse sul punto interrogativo, vi appare una schermata dalla grafica molto carina, in cui è riportato “Stanislaw Lem 60° anniversario della pubblicazione . . . creazione dedicata alle illustrazioni di Cyberiade di Daniel Mroz”. Poi vedi scendere dall’alto un pulsante, ed è proprio dal pulsante play, presente sul quadrato tenuto dall’uccellino, che si manda avanti la storia. Una volta schiacciato il pulsante, l’omino si muove e nel fumetto si vede quello che sogna, cioè realizzare un robot, ma dovrai aiutarlo tu a costruirlo.(Fig. 1)

Fig. 1

 
Dopo si materializza un gigantesco Robot che, ti chiede la soluzione del primo quesito: 2+2= (Fig. 2)


Fig.2

Ma è facile, 4 è la soluzione, basta cliccare sulla freccia che va verso l’alto sul suo addome, precisamente 7 volte (se noti è lo stesso numero che appare sulla pancia del robot), aspettare che appari il 4 e dare l’ok dal pulsante tondo.
Fig.3

Dopo, un secondo calcolo, un po’ più difficile, non per la somma, ma perchè compaiono numeri inesistenti: 1+2=
(Fig. 3) Devi spingere le quattro frecce in modo da modificare il numero digitale, andando per tentativi. Attenzione, appare anche “E” che inganna l’occhio potrebbe sembrare il 3 ma ovviamente è sbagliato. Se dai l’ok l’omino molto buffo, annuisce con la testa e ti ricorda: “1+2=3”. 



Fig.4


Il terzo quesito: 1+1= è il più difficile, ogni tasto consente di visualizzare una stanghetta che forma il 2. Io ci sono impazzita! Ma perché ero concentrata solo sulle 4 frecce a destra, non avevo visto che ce ne erano anche sopra  e sotto il display. Molto pazientemente arrivi alla soluzione.(Fig. 4)

Il nostro protagonista va avanti e continua a sognare il suo robot. A questo punto compare un altro macchinario con una sorta di grafico al suo interno. Il protagonista ci suggerisce la forma che dobbiamo visualizzare (fig. 5)

Fig. 5


Con le frecce facciamo apparire il grafico più lineare. Questo è facilissimo le linee devono coincidere perfettamente, basta selezionarle dalla freccia e vedere dal display della macchina.
Dopo ne compare un secondo. Riselezioniamo entrambi in modo che coincidano. Stesso discorso con il terzo grafico. Notate che dovete tornare sui precedenti grafici per visualizzare sempre quello di forma lineare più adatto (vedi fig. 6). Anche qui andando un po’ a tentativi si arriva alla soluzione.


Fig. 6
 Arrivati alla soluzione si clicca sul riquadro e si accede ad un altro giochino da risolvere, forse il più facile. Si deveve far saltare il robot sulla piattaforma semovente (Vedi fig. 7). La difficoltà sta nel capire esattamente il momento in cui farlo saltare, ma solo con un paio di tentativi si riesce a capire il meccanismo. Si può spostare il cannone verso destra o sinistra per aiutarci. L’ideale è spingere il pulsante quando la base è leggermente alla destra o alla sinistra del cannone. Per l’ultimo salto sarà necessario spostare il cannone tutto sulla sinistra. Si schiaccia solo quando si vede comparire la base.



Fig.7


Il logo va ancora avanti e compare un gatto al nostro fianco. Ho provato a toccarlo con il mouse e il gatto scappa! Che buffo . . .  ma finalmente siamo alla fine!
 Il nostro robot viene creato. E’ maestoso e campeggia sul logo Google. Compare anche un nostro personaggio alla nostra destra. A questo punto schiacciate il bottone centrate. Il robot si anima (vedi fig. 8).




Fig.8

L'uomino gli chiede un sacchetto e lo ottiene dal robot. Poi gli chiede un altro oggetto simile a un disco e lo ottiene. Infine il nuovo personaggio alla nostra destra gli chiede qualcosa di inimmaginabile: il quadro inizia a tremare, scappa il gatto, scappano i personaggi, il robot esplode e resta il nulla. E’ la distruzione dell’universo. 

Ci siete riusciti? Non ancora? Provateci, ne vale la pena. Un logo che certo resterà nella storia dei Doodle per fascino complessità e divertimento.


Lo scrittore polacco aveva 84 anni quando è scomparso a Cracovia, città nella quale abitava da molto tempo. Non scriveva romanzi dal 1987. I suoi romanzi sono stati tradotti in ben 40 lingue. Lem ha venduto più di 20 milioni di copie.

















venerdì 18 novembre 2011

Louis Daguerre: il papà del "Dagherrotipo"



Google oggi, 18 novembre 2011, fa il bis con un altro Doodles, ma questa volta dopo Giò Pomodoro, celebra il 224° anniversario della nascita di Louis Daguerre, il papà del "Dagherrotipo", personaggio altrettanto impotante della nostra storia.

Louis-Jacques- Mandè Daguerre, nato a Corneilles-en- Prisis il 18 novembre 1787 e morto a Bry-sur-Marne, il 10 Luglio 1851, fu un'artista e chimico francese, ma è passato alla storia per aver inventato e probabilmente cambiato per sempre la storia della fotografia.  Louis Daguerre, che ha infatti inventato il processo fotografico chiamato "dagherrotipo", trascorse i primi anni della sua vita a Orléans.
 Figlio di genitori lavoratori, suo padre era impiegato nella tenuta reale, muove i suoi primi passi facendosi assumere per gli allestimenti dell’Opéra de Paris. Per Louis sono anni ed esperienze importanti, perchè è qui che capisce molti trucchi nell’ambito del disegno e della scenografia.
Importante anche la sua esperienza negli anni in cui diventa allievo di Pierre Prévost, il  primo pittore francese che si è avventurato nel complicato campo dei panorami.
Con il trascorrere degli anni affina la sua arte e diventa un pittore e uno scenografo teatrale. Ma inizia a diventare davvero celebre quando inventa l'impiego a teatro del "diorama", una specie di fondale dipinto con l'aiuto della camera oscura. su questo sfondo prova a proiettare luci e colori di intensità diversa. E' un vero successo, perché il risultato è molto suggestivo, e questo gli procura molta fama nell'ambiente, dal momento che il suo modo di lavorare lo rende unico nel panorama teatrale.

 E' solo a partire dal 1824 che Louis inizia a sperimentare nuove tecniche in modo da riuscire a fissare l’immagine ottenuta attraverso la camera oscura. In questa attività diventa fondamentale per lui, il rapporto con Joseph Niépce, con cui si scambia risultati, pareri e opinioni importante. Purtroppo, non riuscirà subito con il suo collega a raggiungere risultati significativi, ma solo sei anni dopo la morte di Niepce riuscirà a mettere a punto la tecnica che poi verrà ricordata con il suo nome: la dagherrotipia.
La tecnica verrà poi presentata al grande pubblico solo nel 1839: sarà merito dello scienziato François Arago che la presenterà in due diverse sedute pubbliche all’Académie des Sciences e dell’Académie des Beaux Arts.
Louis riuscirà in vita a godere della sua invenzione e del successo giustamente tributatogli. Questo grazie al fatto anche la sua invenzione, una volta comunicata a tutti, gli varrà una pensione vitalizia. Certo un riconoscimento minimo rispetto all’importanza di ciò che aveva fatto. Louis Daguerre è stato un pioniere la cui invenzione ha poi costituito la base dello sviluppo della fotografia futura, e per questo oggi Google gli dedica il suo Doodle.

Chissà se domani Google ci regala un terzo Doodle ?!?
Non c'è due senza tre e . . . 
  




Giò Pomodoro



Giò Pomodoro, famoso scultore italiano, avrebbe compito 81 anni,  ricordato ieri -17 novembre- da Google con un Doodle "scarabocchio".

Devo dire che non è proprio carino eh . . . Giò Pomodoro, nato nel 1930 a Orciano di Pesaro, è uno dei più grandi scultori astratti a livello mondiale. 
Il Doodle di oggi vuole proprio ricordare Giò Pomodoro e le sue opere. L'artista scompare a Milano, nel suo studio, il 21 dicembre del 2002.
Giò Pomodoro (1930-2002)
Già a partire dal 1955, collaborando anche con il fratello maggiore Arnaldo e con artisti del calibro di Piero Dorazio, Gastone Novelli, Giulio Turcato, Tancredi Parmeggiani, Achille Perilli e Lucio Fontana, presentò delle opere al Gruppo Continuità, che vedeva la partecipazione di critici come Guido Ballo, Giulio Carlo Argan, e Franco Russoli.. Più tardi però si staccò da questi artisti e si diresse incontro a un pensiero di "rappresentazione razionale dei segni". Egli si dedicò attivamente alla ricerca scultorea, partendo giovanissimo con le prime esperienze informali sul segno, per approdare ai grandi cicli sulla materia e il vuoto - Superfici in tensione e Folle - e sulla geometria - Soli, Archi e Spirali.
Giò Pomodoro - Terra sole bronzo (1957)
Giò Pomodoro iniziò ad esporre dagli anni 50′ aderendo al modello dell’arte “informale”, distinguendosi per il rivoluzionario utilizzo di materiali come la stoffa o la gomma. A quel tempo abbasstanza sconosciuti.

Opere più famose: la Bandiera per Vladimiro riferita al poeta Majakovskij; lavori ispirati al governo di Salvador Allende; l’omaggio ad Antonio Gramsci. E come spiega wikipedia: " Predilesse ampie aree fluttuanti in bronzo e grandi blocci scolpiti nel marmo o squadrati con rigidezza nella pietra. In queste opere solitamente si aprono degli spazi vuoti che lasciano irrompere la luce del sole. Il sole, infatti, è spesso il soggetto delle sue opere (anche se non viene rappresentato esplicitamente) a cui sono legati dei precisi significati ideologici dell'autore".
Sembra infatti che la scritta Google venga attraversata dalla luce del sole, come in una delle sculture di Giò Pomodoro.





lunedì 7 novembre 2011

Marie Curie: la prima donna professore

Oggi 7 novembre 2011 è il 144° anniversario della nascita di Maria Skłodowska, meglio conosciuta come Marie Curie, scienziata polacca, che fu costretta a trasferirsi in Francia, per poter proseguire gli studi che aveva iniziato da autodidatta.


Chimica e fisica non erano certo le mie materie preferite, ma Google oggi la ricorda  con un Doodle impressionista che la ritrae mentre "gioca" con i propri alambicchi. 



 Marie si dedicò molto allo studio del "radio" e del "polonio", tanto che vinse nel 1903 il "Premio Nobel" per la fisica e nel 1911 per la chimica.

 Pierre e Marie Curie
Marie, che è stata  il primo professore donna in Francia,  si trasferì a Parigi e qui, a partire dal 1891 iniziò a frequentare la Sorbona, dove si laureò in fisica e matematica. Ed è qui che incontrò il docente Pierre Curie, che poi sposò.


Nel dicembre del 1897 iniziò a compiere degli studi sulle “sostanze radioattive”, che da allora rimasero al centro dei suoi interessi.
Nel 1906 le muore il marito,  Pierre Curie accidentalmente e, le fu concesso di insegnare nella prestigiosa università. Due anni più tardi le venne assegnata la cattedra di fisica generale, diventando la prima donna ad insegnare alla Sorbona. 

 Durante la Prima guerra mondiale, ebbe il soprannome di “crocerossina radiologica”, e operò in qualità di radiologa per il trattamento dei soldati feriti.
Marie Curie
Riuscì a dotare un'automobile di un'apparecchiatura radiografica rendendo così possibili le indagini radiologiche effettuate al fronte e partecipò alla formazione di tecnici e infermieri.


Purtroppo  fu colpita da una grave forma di anemia aplastica, malattia quasi certamente contratta a causa delle lunghe esposizioni alle radiazioni di cui, all'epoca, si ignorava la pericolosità. Morì nel sanatorio di Sancellemoz di Passy (Alta Savoia), nel 1934.

Una donna tanto amata e apprezzata che addirittura venne ricordata in una canzone dei Kraftwerk, che si intitola “ Radioactivity”, del 1975,


 


venerdì 21 ottobre 2011

Mary Blair: la cretività fatta persona

21 ottobre 2011
Oggi aprendo Google ho trovato questo bellissimo e coloratissimo Doodle. Non ho potuto fare ammeno di salvarmelo nel mio Personal computer. E così ne si aggiunge un'altro alla mia collezione "Doodles di Google".

Questo nuovo Doodle è dedicato ai 100° Anniversario del compleanno di Mary Blair, una delle collaboratrici più importanti della cinematografia di Walt Disney. Mary Blair  nacque il 21 ottobre 1911 a McAlester (Ocklahoma, Usa) e il suo vero nome era Mary Browne Robinson. Il logo di Google mostra i colori tanto cari alla disegnatrice americana.

Voglio essere sincera, non conoscevo questo straordinario personaggio femminile, ma grazie a Google ho potuto farlo. Mary Blair era una creativa proprio come me, è per questo che mi piace moltissimo.

Mary Blair è stata la creatrice di molti personaggi della Wolt Disney, molto conosciuti come, "Alice nel paese delle meraviglie", "Piter Pan" e "Cenerentola" . Nel 1933 si diplomò al California Institute of the Arts e si fece apprezzare come pittrice di acquarelli. Nel 1934 sposò il suo collega e compagno di studi Lee Blair. Nel 1938 sostituì il marito alla "Metro-Goldwyn-Mayer per la lavorazione del film "Pinocchio". Ma dopo il 1939 anche lei passò alla Wolt Disney e lavorò per "Fantasia" e "Lilly e il vagabondo". Nel 1941 accompagnò Walt Disney nel suo viaggio in Sud America, dopo il quale Disney le affidò la supervisione artistica di "Saludos amigos" (1942) e di "I tre caballeros" (1944).
Negli anni 1950 partecipò alla realizzazione dei classici Disney "Cenerentola", "Alice nel paese delle meraviglie" (1951) e "Le avventure di pinocchio (1953). Mary Blair morì a causa di una emorragia cerebrale il 26 luglio 1978, all'eta di 66 anni. Nel 1991, dopo la sua morte, fu premiata come Disney Legend..

Mary Blair (1911-1978)
Mary fu anche una illustratrice di libri per l'infanzia. E' l'autrice del libro dal titolo "The Golden Book of Little Verses" che, purtroppo non si trova più nelle librerie, perché per varie vicissitudini è stato messo fuori catalogo da 40 anni.
Si tratta di un’opera che ha saputo conquistare i più piccoli perchè conteneva disegni che sembravano fatti da loro stessi, contenenti ingenuità e candore, ma con una sapienza e un’arte superiore. Insomma disegni in grado di affascinare e conquistare, capaci di entrare nel cuore dei più piccoli e non solo.



Queste immagini che vi mostro qui sotto le ho trovate navigando su internet.


Cinderella



 "Cenerentola" è la mia preferita. Ecco qui un'immagine è il momento in cui Cenerentola arriva al castello per il ballo.











Cinderella


Qui accanto un'altra scena di "Cenerentola".













 
 



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