mercoledì 14 marzo 2012

Akira Yoshizawa e gli origami







Il Doodle di oggi, 14 marzo 2012 è dedicato a Akira Yoshizawa, considerato il padre degli origami. E così il logo di Google, riproduce semplicemente la carta colorata scritta, composta da lettere realizzate appunto da origami. E' il 110° anniversario della nascita di Akira Yoshizawa e su quattro delle lettere del logo: G,O,L,E ci sono anche delle farfalle colorate, ovviamente realizzate con la tecnica dell'origami.

Io, personalmente, è la prima volta che sento parlare di Akira Yoshizawa e voi? 

Scopriamo insieme chi è Akira Yoshizawa.

Akira è stato un grandissimo insegnante di origami giapponese, che fino al 1989, creò più di 50.000 modelli, di cui poche centinaia di disegni sono stati pubblicati nei suoi 18 libri.
Durante la sua carriera, Yoshizawa, diventò un ambasciatore culturale internazionale del Giappone. Nel 1983, l'imperatore Hirohito lo ha nominato all'Ordine del Sol Levante, uno dei più grandi onori che si possono ottenere come cittadino giapponese. All'età di tredici anni si trasferì a Tokio e durante la prima guerra mondiale lavorò come apprendista in una fonderia, ma nel 1940 decise di dedicarsi agli origami. 
Nel 1950, l'opera di Yoshizawa, cominciò a mostrarsi al pubblico giapponese, realizzando 12 figure di carta che rappresentavano ciascuno degli animali dello zodiaco orientale. Questi furono pubblicati nella rivista "Asahi-Graph" e nel 1954 pubblicò il suo primo libro "Origami Art"(Origami Geijutsu) e fondò la "The Internetional Society Origami", che attualmente conta di oltre 1.500 soci. Inoltre, la sua prima mostra delle opere nel 1955, nel Museo della citta di Amsterdam in Olanda, occasione per lui di farsi conoscee anche in Europa. Nel 1963, il suo primo libro "Origami Tanoshii" vinse il premio culturale "Mainichi Shuppan" e nel 1992, all'Expo di Siviglia, Yoshizawa ha realizzò un'altra esposizione e offrì seminari su origami.
E nel marzo1988, Akira arrivò ad esporre i suoi origami anche al Louvre. Ma sperimentò molte tecniche, compreso il "Wet-folding". In questa tecnica la carta viene inumidita prima di essere piegata, dando una migliore curva di flessione e una visione più colpita.

Origami: una vera e propria filosofia

Non lo sapevo ma pare che dietro all'origami c'è una vera è propria filosofia: i principi shintoisti del ciclo vitale dell'accettazione della morte come parte di un tutto.
La carta è una sorte di metafora della complessità e fragilità della vità e diventa il simbolo del tempio shintoista che viene ricostruito sempre uguale ogni vent'anni.
La filosofia è quella della morte e della ricreazione con successiva rinascita, per perpetrare il ciclo vitale nel rispetto delle tradizioni.

Che cos'è l'origami?
L'origami è l'arte di piegare la carta. Il nome deriva dal giapponese, "Ori"(= piegare) e "Kami" (= carta), ma ci sono anche origini della tradizione della piegatura della carta anche in Cina e in occidente.

Per quel che riguarda la tecnica usata oggi per realizzare gli origami, va detto che si impiegano pochi tipi di piegature che vanno poi a costruire infinite combinazioni di modi per creare modelli anche molto complessi.
L'origami solitamente prende origine da un foglio quadrato, i cui lati possono anche essere di colore diverso. Non si attuano tagli alla carta.
Invece l'origami in origine veniva realizzato con tecniche molto meno rigide e faceva uso di tagli. Non sempre le basi erano quadrate.

Avete mai fatto un origami?



giovedì 8 marzo 2012

Festa della Donna



Il Doodle di Google di oggi, 8 marzo 2012 non è dedicato a un personaggio, ma a una ricorrenza, la Festa della donna, o "Giornata Internazionale della Donna", che per la 113° volta nella storia, viene celebrata e dedicata alle memorie della conquiste fatte dalle donne in politica e in società.

Questo è il secondo logo consecutivo che Google ha voluto dedicare alla Festa della Donna, dopo quello pubblicato lo scorso 8 marzo 2011. In quell'occasione, Google mandò online anche un progetto chiamato "Un Ponte per le Donne" ed avente a che fare con l'invito a presiediare i punti più famosi di tutto il mondo, "per mostrare - come si legge nella pagina principale dell'iniziativa - il tuo sostegno alla causa femminile e celebrare le conquiste delle donne". Vi parteciparono all'iniziative tantissime donne su Internet, e in particolare, Youtube fu molto gettonato.


Women's Day 2011

Ma vi è piaciuto il logo di Google? Io sinceramente me lo aspettavo tutto colorato di giallo ma invece . . . è comunque simpatico, tondeggiante, dai colori semplici, coì innocenti, che sembra essere stato disegnato da una bambina di un asilo nido, che ne dite?

Curiosità sulla Festa della Donna
La Festa della Donna ha origine negli Stati Uniti, quando nel 1909, a seguito di alcuni congressi in Europa e in Russia, durante i quali prendevano piede delle alleanze femministe di carattere sociale, fu deciso di festeggiare il "Woman's Day". Con essa, fu colta l'occasione di celebrare il diritto di voto femminile e di proporre alcuni movimenti borghesi femminili ad importanti conferenze mondiali.

Perché la mimosa?
La mimosa ha un'origine politica: nel 1946 a Londra, fu stilata "La Carta della Donna", inviata all'Onu in seguito ad alcuni decisioni importanti sulla democrazia e sulla parità dei diritti tra i sessi, avente come simbolo proprio una mimosa. Inoltre, altra curiosità, l'8 marzo 1945 in Italia, per iniziativa dell'UDI - Unione Donne in Italia - veniva celebrata la "prima giornata della donna nelle zone dell'Italia libera", dietro questa celebrazione c'era il Partito Comunista Italiano. L'anno dopo sarebbe finita ufficialmente la seconda guerra mondiale e la festa della donna fu vista anche come una festa della liberazione e della conquista.



La leggenda delle industrie Cotton
E' stato dimostrato da molti storici che l'origine della festa della donna non è assolutamente da asssociare alla storia della fabbrica Cotton di New York, che si incendiò l'8 marzo del 1908 e fece perdere la vita a circa 130 donne. 

Questa storia è una leggenda: le donne lavoratrici in quella fabbrica di cotone, decisero di protestare contro le brutte condizioni di lavoro alle quali erano sottomesse, mettendosi in rivolta e mandando in fiamme la loro stessa fabbrica. In realtà questa "favola" fu messa in giro durante gli anni della guerra, quando la propaganda politica in America, ed i movimenti ad essa collegati, avevano bisogno di grosse pretese per poter scendere in piazza.

Per sapere di più su questa "bufala" vi consiglio di leggere l'interessante articolo clicca qui

Per riflettere un pò
La festa della donna è  solo consumismo e serate tra amiche o qualcosa di più? 
A cosa servono tutti quei diritti in politica e nella società quando manca il rispetto?
E la mancipazione a cosa ci è servita dopo tutto?

Non credete che noi donne siamo donne di valore, che valiamo davvero in ogni senso, meritiamo rispetto e onore tutti i giorni,  non solo l'8 marzo ?!?



mercoledì 7 marzo 2012

Il Ponte dell'Arcobaleno




Ho letto questo breve racconto tramite una mia amica, prima che Priscilla morisse e in quel momento ho pensato proprio a quando sarebbe stato il suo momento. Ho pianto tanto mentre la leggevo, come adesso, perchè sapevo che lei se ne sarebbe andata. Ho pensato: "Quando sarà lo scriverò nel mio blog".



C'è un posto in Paradiso, chiamato "Ponte dell'Arcobaleno". Quando muore una bestiola che è stata particolarmente cara a qualcuno, questa bestiola va al ponte dell'arcobaleno. Ci sono prati e colline per tutti i nostri amici tanto speciali così che possano correre e giocare insieme. C'è tanto cibo, acqua e sole, ed essi sono al caldo e stanno bene. 

Quelli che erano vecchi e malati sono ora forti e vigorosi. Quelli che erano feriti sono di nuovo integri, come noi li ricordiamo nel sogno dei giorni e dei tempi passati. Sono felici e contenti, tranne che per una piccola cosa: ognuno di loro sente la mancanza di qualcuno molto amato, qualcuno che hanno dovuto lasciare indietro . . .

Corrono e giocano insieme, ma un bel giorno uno di essi improvvisamente si ferma e guarda lontano, verso l'orizzonte. I suoi occhi lucidi sono attenti, trema per l'impazienza tutto ad un tratto si stacca dal gruppo e comincia a correre, volando sul verde prato, sempre più veloce. 

Ti ha riconosciuto, e quando finalmente sarete insieme vi stringerete in un abbraccio pieno di gioia, per non lasciarvi più. Una pioggia di baci felici bagnerà il tuo viso: le tue mani accarezzeranno di nuovo l'amata testolina e fisserai ancora una volta i suoi fiduciosi occhietti, per tanto tempo lontano dalla tua vita ma mai assente dal tuo cuore.

Allora attraverserete il Ponte dell'Arcobaleno . . . 
(Autore Ignoto)

Io ci credo a quello che è scritto in questo breve racconto. Sì sarà così, me lo sento . . . un giorno in Paradiso incontrerò di nuovo Felix e Priscilla, i miei gatti, e percorreremo assieme quel "Ponte dell'Arcobaleno"!

So che quando Priscilla è morta ha subito incontrato Felix e adesso sono insieme felici e non si lasceranno più.

E anche tu, se ti è morto il tuo amico a quattro zampe, un girno lo rivedrai credici e sii felice, nel frattempo perchè lui/lei avrebbe voluto così!

Alessandro Manzoni: Doodle con "I Promessi Sposi"





Il Doodle di oggi, 7 marzo 2012, è dedicato a uno dei maggiori scrittori della letteratura italiana. Google celebra il 227° anniversario della nascita di Alessandro Manzoni e chi non ha mai letto il suo romanzo "I Promessi Sposi"?
 Nel logo, in stile affresco dalle tinte seppia, sui caratteri stilizzati di Google, possiamo riconoscere sei personaggi, che fanno da cornice al logo, del celebre romanzo di Manzoni: i primi due a sinistra sulla G di Google sono l'Innominato e la Monaca di Monza, seguono Lucia e Renzo sulle due O, Don Rodrigo sulla seconda G e ultimo, ma non il meno importante Don Abbondio.


Volete qualche reminiscenza scolastica?

Alessandro Manzoni non avrebbe bisogno di presentazioni, ma questo logo ci vuole dare il modo di scoprire ancora degli aspetti della sua vita, anche privata, che non tutti conosciamo.

Il suo nome completo è Alessandro Francesco Tommaso Manzoni, nato a Milano il 7 marzo 1785 e morto sempre a Milano il 22 maggio 1873; è uno dei migliori poeti e scrittori della letteratura italiana, che si trasferì a Firenze per imparare la lingua fiorentina che, considerò in assoluto essere la più colta in Italia della sua lingua lombarda.
Nipote di Cesare Beccaria, marchese di Beccaria-Bonesana, autore ben conosciuto del trattato "Dei delitti e delle pene", incluso nell'Indice dei libri proibiti e, figlio di Giulia Beccaria (1762- 1841), donna con il talento della letteratura. Manzoni, dopo la separazione dei genitori, tra il 1790 e il 1803, venne educato in scuole religiose, e la madre dal 1792 visse con il ricco Carlo Imbonati, prima in Inghilterra e poi in Francia.
Nonostante la sua pigrizia, con gli studi raggiunse una formazione classica e letteraria. Aveva 15 anni quando iniziò a sviluppare una sincera passione per la poesia e a scrivere i primi due sonnetti. Inoltre dal nonno materno imparò conclusioni rigorose ed universali dall'osservazione della realtà. Il giovane Manzoni, tra il 1803 e il 1805, visse con il vecchio don Pietro e, si dedicò molto a donne e gioco d'azardo, riuscendo comunque a muoversi nell'ambiente illuminato dell'aristocrazia e della nobiltà milanese. Ebbe un forte influsso di Vincenzo Monti, idolo letterario del momento, il quale, assieme alla tendenza neoclassica del tempo, gli ispirò le prime esperienze poetiche.  Non solo preferì Monti, ma anche Giuseppe Parini, il portavoce di idee illiministiche e di esigenze di riarmo morale della società. Infatti appartengono a quuesto periodo, le sue opere "Il trionfo della libertà", "Adda", "I quattro sermoni", influenzato da Monti e Parini ma anche da Virgilio e Orazio.

Di particolare rilevanza è la sua amicizia con Claude Fauriel (1772-1884), col quale apprese le teorie di Voltaire, nata quando si riunì all'Auteuil, il circolo letterario dei cosiddetti ideologi, assieme alla madre. Questa amicizia con Fauriel, produttore di dottrine romantiche, fu duratura ed essenziale. In questo periodo Alessandro si impregnò di cultura francese, ciò che è arte classica, ma la filosofia scettica e sensuale lo aiuta nello sviluppo della razionalismo e di posizioni romantiche. Infatti è stato successivamente inserito nel percorso del realismo romantico.
Manzoni, anticlericale per reazione all'educazione che aveva ricevuto, e più indifferente che agnostico o ateo, per quanto riguarda la questione religiosa, è ancora più vicino alla Chiesa. Fu felicemente sposato con la calvinista Henriette Blondel, figlia di un banchiere da Ginevra, dal 1808, finchè la moglie non morì nel 1833. Ma nel frattempo iniziò la prima versione del romanzo, quella che portava il titolo "Fermo e Lucia", e che completò a settembre dell'anno 1822. Gli ultimi suoi anni di vita furono segnati dalla sfortuna: alla morte della moglie seguì anche quella di molti suoi figli, compresa la sua figlia maggiore Giulia, moglie di Massimo D'Azeglio, e sua madre. Nel 1837 si sposò in seconde nozze, con Teresa Borri, vedova del conte Stampa. solo due dei nove figli avuti dai due matrimoni gli sopravvissero, ma la morte del figlio maggiore, Pier Luigi, il 28 aprile 1873, è stato il colpo di grazia. Subito dopo si ammalò e morì di menengite il 22 maggio.





Alessandro Francesco Tommaso Manzoni



Il funerale solenne si svolse nella sua città natale, Milano, tra una massiccia affluenza, al quale parteciparono le più grandi personalità dello Stato. Nel 1874 Giuseppe Verdi compose la Messa da Requiem per l'anniversario della sua morte, per onorare la sua memoria. Negli anni successivi, Cesare Cantù (1885), Angelo de Gubernatis (1879) e Arturo Graf (1898) scrissero le prime biografie del Manzoni.

Alcune delle citazioni dell'autore:

"Una delle più grandi consolazioni della vita è l'amicizia; e una delle consolazioni dell'amicizia è quell'avere a cui confidare un segreto" (da "I Promessi Sposi)

 "Dio non turba la gioia dei suoi, se non per preparare una cosa più grande"

"Il vero male non è quello che si soffre ma quello che si fa"



E domani, aspettiamoci un doodle dedicato alla festa della donna!



lunedì 5 marzo 2012

Lei non c'è più!







Sono triste e amareggiata . . . Lei non c'è più ed io mi sento come se mi fosse morta una figlia! Oggi pomeriggio ho dovuto portare Priscilla, la mia gatta, dalla veterinaria che le ha somministrato la puntura per farla morire. Non sono andata da sola ma assieme ad un' amica di famiglia. Stamani finalmente mi sono decisa perché non sopportavo più vederla soffrire, ma quando la dottoressa l'ha vista ha detto che era già in coma, ed infatti sembrava non riconoscermi più! I suoi occhioni belli erano come coperti da un velo, e il respiro sempre più affannoso, con la punta della lingua fuori. Le portavo il cibo ma lei lo rifiutava e dopo anche l'acqua. Qualche giorno fa è successo: le ho dato la ciccina da mangiare in un piatto di plastica, ho aspettato che avesse finito e prendendo il piatto, ho dato uno sguardo al cibo ed ho visto un cuoricino nella carne. Era stata lei ha farlo non so come . . . e poi lo ha rifatto anche alla mia mamma. Penso che abbia voluta ringranziarci così, disegnando un cuore nel cibo.

Sono andata io in persona a portarla, ho assistito al momento che la dottoressa le ha dato la puntura e dopo nel tempo che si stava addormentando le ho detto: "Addio amore mio!", ma quell'addio è un arrivederci perchè un giorno ci rincontreremo in Paradiso. Quando sono uscita dalla clinica veterinaria è sato come se mi avessero strappato o portato via qualcosa da me; non riuscivo quasi a camminare e le gambe mi tremavano.

Adesso, via via che scrivo qui nel mio blog, piano piano mi sto un pò rilassando, ma ho pianto tantissimo, ho gli occhi rossi che mi bruciano a chi mi vede gli potrei sembrare un coniglio. 
Ma lei non c'è più già da due ore ca. e mi manca tantissimo! Non posso vedere quel divano, dove lei stava sul guanciale, vuoto, lo butterei via! E stasera dopo cena, lei non ci sarà con me, davanti alla Tv ma non so nemmeno se mi ci metterò.

Priscilla




Priscilla mi è stata donata da Dio . . . c'è un tempo per ricevere ma anche un tempo per lasciare quello che ci viene donato e questo è uno di quelli per me. A volte non possiamo tenerci strette le persone che amiamo o come in questo caso, il nostro amico gatto, ma lasciarle, non nel senso di abbandonarle, lasciarle andare per amore. Eh sì proprio così, ho dovuto lasciarla andare per amore, non è stato un gesto egoista . . . se era così potevo anche aspettare un altro giorno, e stasera sarebbe stata un ultima volta con me sul quel divano. Ho pensato anche a questo, ma non volevo essere egoista.

Adesso la mia bambola è con Gesù, felice e non soffre più.

Grazie di cuore della compagnia che mi hai fatto in questi bellissimi 18 anni . . . Sarai sempre nel mio cuore non ti dimenticherò dolce gatta dagli occhi verdi. Ti ho voluto tanto bene e sempre te ne vorrò!


mercoledì 29 febbraio 2012

Giovacchino Antonio Rossini: "anno bisestile"








Google, oggi 29 febbraio 2012, celebra il 220° anniversario della nascita di Giovacchino Antonio Rossini, o Gioachino Antonio Rossini, noto compositore italiano.

Il divertente Doodle presenta dei simpatici ranocchi che interpretano "Il Barbiere di Siviglia" e altri personaggi famosi delle opere di Rossini, del quale sarebbe stato il compleanno numero . . .  53.

Ma c'è un motivo per il quale Google ha scelto proprio i ranocchi. In America si "Leap year", "To leap", significa "saltare" e le rane negli States, come anche in Inghilterra, sono un simbolo degli anni bisestili. Così Google ha voluto rendere omaggio al 29 febbraio, "anno bisestile".

Grazie a Google, che con il suo logo permette a milioni di persone di conoscere meglio uno dei musicisti italiani più grande di tutti i tempi.


Gioachino Antoni Rossini (29 febbraio 1792-13 novembre 1868)



domenica 26 febbraio 2012

Ti porterei via di qua!







Pensieri! Oh quanti pensieri che ho nella mia mente . . . le pagine di questo blog non bastano per contenerli tutti! Tanti pensieri da scrivere qui nel mio blog, diventato  un vero e proprio sfogo, e non so da quale iniziare! Potrei fare un pensiero giorno . . . beh, intanto è sempre più forte il pensiero per la mia amica gatta, Priscilla, che per me è una figlia. Lei non sta bene e peggiora ogni giorno che passa, è sofferente. Come ho già scritto (vedi qui), ha un tumore brutto, che la sta consumando. la mia bambola, come la chiamo io, è magrissima; non può chiudere l'occhio sinistro, infatti dorme (l'ho vista in questi giorni), con un occhio chiuso e l'altro aperto. Quel tumore me l'ha sfigurata, proprio lei che è così bella! E inoltre a momenti non riesce a respirare; non fa le fusa e miagola poco con un filo di voce; le porto addirittura il cibo, l'acqua e a fare i bisognini nella lettiera, per evitare che si affatichi, lei sta sul divano e non vuole essere spostata da lì.

Non so cosa farei per farla stare meglio o guarirla del tutto! Vorrei tanto prendere quel tumore con la mano, strapparlo e buttarlo via da qualche parte. Potessi fare qualcosa per lei . . .  quando la vedo sofferente ho voglia di portarla via da qui, almeno se servisse e dimenticare il suo male.

"Priscilla, ti porterei via di qua!" - le ho sussurrato in un orecchio- "Vieni con me, che ti porto in un bellissimo giardino segreto di rose, dove puoi sentire il profumo, dolce gatta dagli occhi verdi! Vedrai lì starai bene". E m'immagino noi due passeggiare insieme tra i fiori, nei sentieri alberati e attraversare freschi ruscelli, con il canto degli uccelini, che ci tiene compagnia. "Priscilla è già Primavera, vedi che stai meglio!"
E poi ti porterei in quel prato verde, dove io di solito vado da sola. "Priscilla, vieni con me oggi?" - le vorrei dire-  così immagino noi due lì e io che la guardo giocare con le margheritine, correre tra l'erba e inseguire passerrotti e farefalle.

E infine la porterei fuori da questa casa - Seguimi, Priscilla, prendi la mia mano!- allora io immagino di aprire la finestra della mia camera e per la mano a lei di volare fuori, fino in cielo in alto. 
In cielo sulle nuvole siamo felici e liberi, senza pensieri!

Ma tutto questo succede solo nella mia fantasia . . . lo so che non guarirà, perchè questo tumore è mortale e un giorno non ci sarà più con me!

sabato 25 febbraio 2012

Il primo anno senza di te!








Come oggi, 25 febbraio 2012, un anno fa è morto il mio babbo. E non mi sembra ancora vero! Ma il pensiero che un giorno, non so quando, ci rivedremo in Paradiso mi mette gioia nel cuore . . . e questo è il primo anno senza di te!

Ricordo ancora quel trillo di telefono, ricevuto alle 2.00 di notte, risposi io! Era l'infermiera che avvertiva del tuo peggioramento. Poi con il taxi si andò all'ospedale dove il mio babbo era ricoverato;  si parlò con il primario del reparto, che ci spiegò il suo stato. Non riusciva più a respirare!  La massa tumorale del fegato si era appoggiata ai polmoni, e per questo che respirava male. Il tumore sarebbe andata anche agli altri organi vitali. Ma alle 7.30 era già morto!

Ecco, qui ci sono delle rose rosse . . . per ricordare te! La rosa era il tuo fiore e il rosso, il colore che preferivi. Lo so, non sei stato un padre perfetto, ma chi è perfetto in questo mondo? Però io ti ho perdonato!

Il mio rimpianto è quello di non esserti stata accanto come avrei dovuto fare. Mi è sato difficile quelle volte (poche, troppo poche!), venirti a trovare, forse perché non accettavo il fatto che eri lì in quella casa di riposo e in questo momento avrei voglia di vederti, di abbracciarti, anche gli abbracci non mi ricordo se ci sono stati. Bastava anche solo prendere un caffè al distributore o fare due passi insieme. 
Mi è rimasto il tuo ricordo . . . e non bastano le pagine di questo blog per scrivere quanto mi manchi

venerdì 24 febbraio 2012

Elizabeth Candy Stanton

Elizabeth Candy Stanton (1815-1902)






"Essere donna è molto più che essere mogli e madri e nel farci carico di queste relazioni non dobbiamo sacrificare nemmeno un briciolo della nostra individualità".

Ally Sheedy

Ally Sheedy - Ballerina (1962)





"Il fatto è che posso vivere qualsiasi esperienza io desideri. Adesso non devo pù scegliere una certa cosa o agire in un certo modo per definire me stessa come donna. Sono una donna."

Il gatto inverno




Ai vetri della scuola stamattina
l'inverno strofina
la sua schiena nuvolosa
come un vecchio gatto grigio:
con la nebbia fa i giochi di prestigio,
le case fa sparire
e ricomparire;
con le zampe di neve imbianca il suolo
e per coda ha un ghiacciolo . . .
Sì, signora maestra,
mi sono un pò distratto:
ma per forza, con quel gatto,
con l'inverno alla finestra
che mi ruba i pensieri
e se li porta in slitta
per allegri sentieri.
Invano io li richiamo:
si saranno impigliati in qualche ramo
spoglio;
o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti,
fingon di essere merli e passerotti.

(dall'web- Autore sconosciuto)

Albero secco

Un albero secco
fuori dalla mia finestra,
solitario,
leva nel cielo freddo
i suoi rami bruni:
il vento sabbioso,
 la neve e il gelo
non possono ferirlo.
Ogni giorno quell'abero
mi dà pensieri di gioia,
da quei rami secchi
indovino il verde a venire.

(di W. Ya-p'ing)

mercoledì 22 febbraio 2012

Heinrich Rudolf Hertz: un doodle elettrico




Oggi 22 febbraio 2012, Google dedica un Doodle, per celebrare il 155° anniversario della nascita di Heinrich Rudolf Hertz. Il logo non contiene le lettere della parola Google, ma "un'onda" elettromagnetica colorata e continua e che, lo possiamo definire animato (anche se quì non sembra), a tutti gli effetti. Un particolare è che l'onda colorota presenta tutti i colori tipici del logo di Google: rosso, giallo, verde e blu. Questa è un'altra celebrazione di Google, fatta ad un personaggio che con il suo genio ha contribuito a cambiare il mondo rendendolo come lo conosciamo oggi.

Una piccola curiosità: chi era Heinrich Rudolf Hertz?

Hertz, nato ad Amburgo il 22 febbraio 1822 e morto a Bonn il primo gennaio 1894, era un fisico tedesco che ha scoperto l'effetto fotoelettrico e la propagazione delle onde elettromagnetiche, ma non solo, anche il modo di produrle e rilevarle, ecco perché dell'onda nel logo. 
Appartenente ad una famiglia ebraica che poi si era convertita al cristianesimo, il padre era un consigliere della città di Amburgo, già nell'età infantile, dimostrò capacità inusuali, come leggere i classsici in originale (Platone e tragedie greche). Sapeva leggere addirittura in arabo e la madre si vantava che era sempre il primo della classe.
Tuttavia, non solo spiccò la sua capicità negli studi, ma anche nelle attività pratiche come falegnameria e tornio.

Vi racconto un'aneddoto (io sono appassionata di aneddoti!), si racconta che un artigiano, lo stesso che gli insegno l'uso del tornio, disse riguardo alla sua nomina alla cattedra: "Peccato, perché questo ragazzo sarebbe diventato un buon tornatore!".  


Heinrich Rudolf Hertz (1882-1894


 Egli stesso riconobbe la sua passione per la fisica, tanto da trasferirsi a Berlino per studiare con Gustav Kirchoff e altri. Nel 1880, a soli 23 anni, ricevette il suo "Ph.D.", con una tesi sulla rotazione di sfere in un campo magnetico e, continuò come allievo di Hermann von Helmholtz fino al 1883, anno in cui fu nominato professore di fisica teorica presso l'Università di Kiel. Ma fu nel 1885, all'Università di Karlsruhe, che scoprì come produrre e rilevare onde elettromagnietiche, cosa che 20 anni prima era stata predetta da James Clerk Maxwell. Infine, dall'esperimento di Michelson del 1881, Herz riformulò le equazioni di Maxwell per spiegare la nuova scoperta: sperimentalmente, dimostrò che le onde elettromagnetiche possono viaggiare attraverso l'aria e il vuoto (come era stato pedetto da Maxwell e Michael Faraday), poi costruì nel suo laboratorio un trasmettitore e un ricevitore di onde, utilizzando per il trasmettitore un oscillatore e un ricevitore e un risonatore. Sosì facendo, valutò la velocità di traslazione delle onde nell'aria, avvicinandosi al valore impostato da Maxwell, quello di 300.000 km/sec. e concentrandosi su considerazioni teoriche.

Altre curiosità interessanti: Guglielmo Marconi utilizzò Hertz e un suo articolo per costruire un trasmettitore radio e Aleksandr Popov fece lo stesso con il suo "Coherer", un dispositivo nato dalle scoperte di Hertz per la registrazione di temporali.
Infine ha anche scoperto l'effetto fotoelettrico, che fu successivamente spiegato da Albert Einstein: si accorse che un oggetto caricato perde la sua carica più facilmente quando viene illuminato dalla luce ultravioletta.


Heinrich Rudolf Hertz, che morì a 36 anni a Bonn, in Germania, a causa di una setticemia, aveva anche un figlio, Carl Gustav Hellmuth Hertz, l'inventore dell'ecografia medica, e suo nipote Gustav Ludwig Hertz era un premio Nobel.


Le telecomunicazioni devono la loro esistenza allo scienziato ed è per questo che la comunità scientifica ha dato il suo cognome all'unità di frequenza "hertz", decisione presa dalla Commissione elettronica internazionale nel 1930.


" Non credo che queste onde senza fili che ho scoperto troveranno applicazioni pratiche"






















martedì 21 febbraio 2012

Non è l'inferno

Emma Marrone (vincitrice Festival di Sanremo 2012)


Non è l'inferno è la conzone vincitrice, cantata da Emma Marrone al Festival di Sanremo 2012. Mi è molto piaciuta perchè dice la verità.

Secondo me è come un urlo, un grido da parte di tutte quelle persone, giovani e donne (come me che sono disoccupata e precaria), senza lavoro o che comunque non riescono ad arrivare a fine mese.
Mi è stato detto che è una canzone triste e allora? Che per caso c'erano canzoni allegre in questo festiva di Sanremo? Non mi sembra! 

Sapete cosa penso: mi fanno più tristezza, l'indifferenza di molti, le tante polemiche inutili, i bla bla bla detti a vanvera e le parole fredde di conoscenti e amici, della mia stessa situazione di disoccupata e precaria! La mia situazione può cambiare, anzi cambierà sicuramente, ma gli idioti e gli ipocriti non guariranno mai purtroppo . . .  e per loro non c'è speranza!
Le parole di questa canzone a confronto a tutto quello cos'è? Sapete che cosa? Ad alcuni fa male sentire la verità . . . ascoltatela, ascoltatela!

Bravissima Emma adesso vagliela a cantare a quel Monti là!
Ma se qualcuno sente queste semplici parole . . . un buon ascolto!




Quì sotto vi scrivo il testo della canzone, le cui parole sono molto belle, leggete attentamente . . .



Ho dato la vita e il sangue per il mio
paese e mi ritrovo a non tirare a fine mese,
in mano a Dio le sue preghiere
Ho giurato fede mentre diventavo padre
due guerre senza garanzia di ritornare, solo
medaglie per l'onore
.
Se qualcuno sente queste semplici parole,

parlo per tutte quelle povere persone che
ancora credono nel bene . . .
Se tu hai coscienza guidi e credi nel
paese dimmi cosa devo fare per pagarmi
da mangiare, per pagarmi dove stare,
dimmi che cosa devo fare?

No, questo no, non è l'inferno ma non
comprendo com'è possibile pensare che
sia più facile morire.
No, non lo pretendo ma ho ancora il sogno
che tu mi ascolti e non rimangano parole

Ho pensato a questo invito non per
compassione ma per guardarla in faccia e
farle assaporare un po' di vino e un poco di
mangiare.
Se sapesse che fatica ho fatto per parlare
con mio figlio che a 30 anni teme il sogno
di sposarsi e la natura di diventare padre
Se sapesse quanto sia difficile il pensiero
che per un giorno di lavoro c'è chi ha
ancora più diritti di chi ha creduto nel
paese del futuro.

No questo no, non è l'inferno ma non
comprendo com'è possibile pensare che
sia più facile morire
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che tu mi ascolti e non rimangano
parole!

Non rimangano parole . . .
Com'è possbile pensare che sia più facile
morire!
Io no, non lo pretendo ma ho ancora il
sogno che non rimangano parole!
Non rimangano parole, non rimangano
parole!

(Emma Marrone)

mercoledì 15 febbraio 2012

Volare



Un'aquila decise di andare ad abitare su un albero marcio in mezzo ad una palude fangosa. L'aquila si era così abituata a stare lì, a mangiare vermi e ad essere sempre sporca di quel fango pestifero della palude. A causa del fango e della sporcizia, non riusciva più ad utilizzare le ali. Finché, un certo giorno, un vento forte e impetuoso le distrusse la tana. Infatti, l'albero marcio fu subito inghiottito dal fango, e l'aquila si rese conto che, se non avesse trovato una via d'uscita, sicuramente sarebbe morta.




Il desiderio di salvarsi fu così forte che la spinse a battere le ali con forza.
La coraggiosa aquila affrontò il dolore dell'intorpidimento, finché non riuscì ad alzarsi in volo. Le costò molto fatica farlo, perché aveva dimenticato come si volava; ma attraversando il cielo arrivò finalmente in un bosco fertile e bello.







Spesso i problemi che si abbattono sulla nostra vita sono come il vento forte che con la sua furia distrugge la tana e ci obbliga a prendere il volo . . . altrimenti corriamo il rischio di morire!
Eppure non è mai troppo tardi! Siamo sempre in tempo per scuoterci il fango di dosso, e volare in alto e molto lontano dalla palude fangosa.



"Quelli che sperano nel Signore aquistano nuove forze, si alzano a volo come aquile, corrono e non si affaticano" (Isaia 40:31)







Questo è il mio primo video, che racconta la storia dell'aquila, l'ho creato e montato io stessa spero che vi piaccia  .  .  . per me è bellissimo! Se non vi piace perdonatemi, i prossimi video farò di meglio ok?

martedì 14 febbraio 2012

S. Valentino: Doodle animato sull'amore in "erba"


Oggi 14 febbraio 2012, anche Google festeggia il giorno di S. Valentino, ma questa volta usa un divertente doodle animato dedicato all'amore infantile, come epitome di quello universale. Si tratta, precisamente, di un mini-cartone, i cui personaggi sono proprio un bambino e una bambina. Se cliccate nel freccina sopra a quello specie di cartello, retto dal bambino, parte il filamato e vedrete una bambina che salta alla corda e uno spasimante in "erba"che cerca di conquistarla. Servendosi dell'aiuto del motore di ricerca, che però evidentemente in amore serve poco o niente, lui le prova tutte con le armi più tradizionali: prima le porta un fiore rosso, poi una scatola di cioccolatini a forma di cuore, un maglioncino, un palloncino a forma di cane, addirittura un eroplanino, e poi un orsacchiotto di peluche. Insomma la bambina si ritrova ai piedi una vera e propria montagna di regali e non contento prova anche con il classico gioco di prestigio, con tanto di cilindro da cui esce un coniglio bianco. 

Ma lei niente, non ne vuole sapere e continua a saltare la corda . . . lui si rassegna e se ne va per l'ennesima volta. Dopo un pò ritorna alla ricarica, stavolta armato di una fune rossa e, comincia a saltare anche lui.
Finalmente, ad un certo punto la bambina rimane folgorata dall'esercizio d'abilità, si ferma, gli sorride, corre in contro e gli getta le braccia al collo e infine, iniziano a saltare insieme con la corda di lui. 

Devo dire che è un delicato doodle-filmino  ben riuscito, con tutti gli ingredienti: i luoghi comuni dell'amore: il rifiuto, e non manca la morale: la perseveranza e soprattutto la certezza che, come dicevano i latini, "Amor vincit omnia", l'amore vince su tutto, e quindi un bellissimo lieto fine.

lunedì 13 febbraio 2012

L'amico perfetto





L'amico perfetto è pieno di attenzioni

L'amico perfetto è aperto a tutto

L'amico perfetto ti regala volentieri un sorriso

L'amico perfetto ti offre appoggio

L'amico perfetto è sempre al tuo fianco

L'amico perfetto è comprensivo

L'amico perfetto è lì per aiutarti a sostenerti

L'amico perfetto ha un cuore grande così!


Ma esiste l'amico perfetto?

L'umanità è imperfetta, come può esserci un'amicizia perfetta . . . è ovvio che non esiste un amico perfetto! Però possiamo cercare di tracciare un'amicizia ideale per comprendere meglio, perché essa rappresenta un tesoro di valore inestimabile!

martedì 7 febbraio 2012

Charles Dickens: i suoi personaggi nel logo di Google



E Google ha fatto il bis! Oggi celebra il 200° anniversario della nascita di Charles Dickens, con un bellissimo logo che ci illustra i personaggi più celebri dei suoi romanzi. Li riconoscete? Si riconoscono Ebenezer Scrooger, il vecchio taccagno di "Canto di Natale", quello in pigiama da notte e lanterna in mano al centro, sotto la seconda O di Google; il piccolo David Copperfield, il simpatico Oliver Twist, Samuel Pickwick e gli altri li saprete identificarli?

Chi era Charles Dickens? 
Dickens, nato a Portsmouth il 7 febbraio 1812 e morto a Gardshill il 9 giugno 1870, è stato un grande scrittore, giornalista e reporter di viaggio brittannico e forse è uno dei romanzieri più importanti e amati di sempre. Visse in una famiglia benestante di imprenditori, il secondo di undici figli, Charles fu anche impiegato presso la Marina Brittannica e studioso di rilievo. 
Oggi è uno dei romanzieri più popolari, basta pensare che il suo romanzo "Racconto di Due Città", con oltre 200 milioni di copie vendute è il quarto libro più venduto della storia dopo La Bibbia (6 miliardi di copie), "I Discorsi di Mao" (900 milioni) e Il Corano (800 milioni). 

 Dickens fu uno dei precursori dei cosiddetti "romanzi sociali", ossia romanzi che nei loro generi descrivevano, denunciavano e approfondivano gli stili di vita dei ceti sociali più bassi.


Charles Dickens (1812-1870)



Le sue opere: il suo primo romanzo "Il circolo Pickwick" (1836), "Le avventure di Oliver Twist" (1839), "La bottega dell'antiquario"(1841), "David Copperfield" (1849-50), "Tempi difficili"(1854), "Racconto di due città" (1859), il racconto "Canto di Natale"(1843).


Questo di oggi è il secondo logo dedicato ad un personaggio dell'arte, che viene pubblicato consecutivamente. Ieri è stato il turno del regista francese Francois Truffaut (ricordate?), il logo del quale è stato pubblicato solo in alcuni Paesi scelti, perlopiù europei, invece questo di Dickens, su tutte le home page del mondo di Google. Devo ricordare che lo scrittore è entrato nelle scuole di tutto il mondo da circa un secolo. Chi è che non lo conosce?


lunedì 6 febbraio 2012

Febbraio

 



Com'è buffo febbraio vestito da Arlecchino!
Cammina sotto un cielo ancora grigio; qualche
volta ai coriandoli mescola un freddo e fitto nevischio.
Ma il suo cuore è incostante come i colori del suo vestito.
E all'improvviso suscita un vento allegro, regala
lunghi raggi di sole, schiude le prime delicate
violette . . . . .
Mese strano e bizzarro, febbraio sa essere gentile
e la sua gioia pazzarella si muta a tratti in una gioia
più pura, in un discreto annuncio di primavera.

(di F. Pastonchi)

Francois Truffaut: regista francese

Ohhh! Finalmente, dopo tanto tempo e con grande attesa, oggi è apparso! Un nuovo Doodle di Google . . . dedicato all'80° anniversario della nascita di Francois Truffaut, scomparso nel 1984 e che avrebbe compiuto 80 anni.

Il logo si trasforma in tre diverse e simpatiche immagine che scorrono se cliccate sulla freccia nera a destra.
Queste sotto sono le immagini in ordine di scorrimento.









Ma chi era Francois Traffaut? Era un grande regista francese, ma non solo, anche sceneggiatore, produttore cinematografico e critico cinematografico, attore, pittore e scrittore.



Francois Truffaut - registra francese( 6 febbraio 1932-21 ottobre 1984)

Tra i titoli diretti da lui ricordiamo: "I quattrocento colpi", "Una storia d'amore" e "Fharenheit 451". Inoltre ebbe la fortuna di intervistare il grande Hitchkoc, che li rivelò molti dei suoi segreti e che lui ammirava molto.



In una battuta pronunciata dal regista Ferrand, uno dei maestri della Nouvelle Vague e protagonista di "Effetto notte", c'è tutta la poetica di Francois: "Su Alphonse, vieni: ora te ne ritorni in camera, ti rileggi il copione, e ti metti a lavorare un pò e poi cerchi di dormire. Domani si lavora, e il lavoro è più importante. Non fare il cretino, Alphonse: sei un bravissimo attore, il lavoro va a gonfie vele. Lo so, c'è la vita privata, ma la vita privata zoppica per tutti. I film sono avanti come i treni, capisci? - Come i treni nella notte. La gente come me e come te, lo sai bene, siamo fatti per essere felici nel nostro del cinema."


sabato 4 febbraio 2012

Priscilla, la mia bambola







Questa è Priscilla, la mia bambola! La chiamo così perché ha due occhioni verdi e grandi proprio come una bambola. Quì la chiamo: "Piccola, piccola!", o ma lei non intendeva girarsi.


Questo è un video di 3 anni fa circa, quando di salute stava benissimo ... adesso purtroppo no! Perché è da diversi mesi che è malata di un tumore brutto. Sì presenta come un grosso nodulo o ghiandola sotto l'orecchio fino alla gola. 

Quando ho saputo la notizia non volevo accettarlo tanto che, quì nel mio blog non l'ho scritto dal dispiacere. Non avevo parole da scrivere! E questo breve video sarà un ricordo di lei nel mio cuore. So che dovrà lasciarmi e ormai sto rassegnarmi all'idea . . . mi mancherà tanto anzi tantissimo! Ma sono sicura che un giorno ci incontreremo in Paradiso . . .

mercoledì 1 febbraio 2012

Aspetta con pazienza!


Quì ha nevicato molto e  questa neve mi ha ricordato un bellissimo aneddoto . . . . adesso ve lo racconto!

Un giorno di un inverno molto rigido, finì tutta la scorta di legna che un padre aveva fatto durante l'anno. C'era bisogno di altra legna, cosicché cercò un albero morto e lo tagliò. Quando arrivò la primavera, si rese conto, con grande tristezza, che quel tronco che lui aveva ritenuto morto, aveva cominciato a cacciare dei germogli. Allora quel padre disse: "Eppure ero sicuro che questo albero fosse morto. Ha perso tutte le foglie durante l'inverno e per il freddo rigido che c'è stato, i rami si sono rovinati e sono caduti, come se nel vecchio tronco non fosse rimasto nemmeno un pizzico di linfa vitale. Ora invece mi accorgo che c'era ancora vita in questo albero!". Poi rivolgendosi al figlio, aggiunse: "Oggi ho imparato una lezione molto importante, e non la dimenticherò più. Non dimenticarla nemmeno tu, figlio mio. Non tagliare mai un albero in inverno!"

 E' proprio una bella lezione vero? Questo aneddoto insegna anche a non prendere decisioni affrettate nei momenti di avversità. Infatti non bisogna mai prendere decisioni importanti quando si è nel peggiore stato di scoraggiamento. In quei momenti non siamo del tutto lucidi, siamo abbastanza confusi, e prendere decisioni sarebbe soltanto fare del male a noi stessi e a chi ci sta vicino. Qual è il consiglio? Aspettare e essere pazienti! Un giorno la tempesta passerà e allora avremo la lucidità di prendere le nostre giuste decisioni. 





"Ho pazientemente aspettato il Signore, ed egli si è chinato su di me e ha ascoltato il mio grido" (Salmi 40:1)

martedì 31 gennaio 2012

I Giorni della Merla



 
Ma che freddo che fa! Ci credo i giorni 29-30-31 gennaio sono i "Giorni della merla", ossia i giorni più freddi dell'anno! E chissà se vi siete mai chiesti perché si chiamano così. Adesso lo saprete! E sapevate che i merli un tempo erano tutti bianchi?

Una leggenda narra che una merla, dalle piume bianche, era sempre maltrattata da Gennaio, mese freddo e ombroso, che si dilettava ad aspettare che la poverina uscisse dal nido in cerca di cibo, per gettare freddo e gelo. La merla, stanca delle incessanti angherie, un anno stabilì di fare provviste sufficienti per un mese, così si rinchiuse nella sua tana, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. L'ultimo giorno del mese, la merla credendo di aver raggirato il cattivo gennaio, uscì dal rifugio e si mise a cantare per deriderlo. Gennaio sì arrabbiò talmente tanto che chiese in prestito tre giorni a Febbraio e si scatenò con bufere di neve, vento, gelo, pioggia. La merla si riparò alla chitichella in un camino e lì rimase al sicuro per tre giorni. Quando la merla uscì, era salva, ma il suo bel piumaggio candido era diventato nero a causa del fumo e così rimase per sempre con le piume nere.

Esistono diverse versioni di leggende e come tutte anche questa nasconde un fondo di verità, quì infatti nel calendario romano il mese di gennaio aveva solo 29 giorni, che con il passare degli anni si tramutarono in 31. Secondo la leggenda, se i giorni della Merla sono freddi, la primavera sarà bella, se sono caldi invece arriverà in ritardo.

A me questi giorni sembrano freddi quindi la primavera sarà bella quest'anno! Allora dobbiamo ringraziare la merla








venerdì 20 gennaio 2012

Federico Fellini: regista italiano






Oggi 20 gennaio 2012, Google celebra il grande regista Federico Fellini, che avrebbe compiuto 92 anni.

Federico Fellini, nato a Rimini il 20 gennaio 1920 e morto a Roma il 31 ottobre 1993, è stato un regista e sceneggiatore italiano, e per l'occasione Google lo celebra con un doodle in bianco e nero, dove c'è lui con la cineripresa della sua epoca, ma visibile nella sola versione italiana del sito. Artista molto conosciuto all'estero, specialmente in Usa, Fellini è stato fonte di ispirazione per tanti registi e attori che hanno deciso di intraprendere la strada del cinema. é proprio a Hollywood che fu premiato con 4 Oscar, tre per i film "La Strada" (1957), "Le Notti di Cabiria" (1958), "8 e 1/2" (1964), e uno alla carriera che gli fu conferito nel 1993, l'anno in cui morì. Nel film "La Strada" vediamo scene di un' Italia del dopoguerra, degli stenti e della vita di strada, i cui intrerpreti furono, la moglie Giulietta Masina e uno straordinaro Anthony Quinn. In "La Dolce Vita", si racconta di un'Italia nel pieno del suo vigore economico e sociale, e infinie "Amarcord", cioè i ricordi, la fase in cui si ripercorre a vita a ritroso ricoprendo se stessi e le proprie radici per capire dove si è arrivati.

F. Fellini e G. Masina

Fellini a proposito di Amarcord, disse: "Mi sembra che i personaggi di questo piccolo borgo, proprio perché sono così, limitati a quel borgo, e quel borgo è un borgo che io ho conosciuto molto bene, e quei personaggi, inventati o conosciuti, in ogni caso li ho conosciuti o inventati molto bene, diventano improvvisamente non più tuoi, ma anche degli altri".



domenica 15 gennaio 2012

Dio della mia vita

"Un abisso chiama un altro abisso,
al fragore delle tue cascate,
tutti i tuoi flutti e le tue onde
sono passati sopra di me.

Di giorno l'Eterno mi l'argisce la sua benignità,
e di notte il suo cantico sarà con me!

Una preghiera al Dio della mia vita!"
(Salmo 42:7-8)

sabato 14 gennaio 2012

Tra un punto e l'altro ...

Ciao a tutte le mie amiche !!! Vi voglio raccontare una cosa. Vi ricordate che io, in questo pewriodo sto lavorando ad un quadretto a punto croce? Spero di sì! Perciò, per terminrlo quanto prima, dedico il pomeriggio, fino a buio, a ricamarlo. E così anche oggi ho trascorso il mio tempo a ricamare.

Dovete sapere che quando ricamo di solito mi metto al tavolo del salotto, perché lì c'è luce, quando c'è il sole, e oggi c'era! Le mie gatte, Priscilla e Perla si posizionano vicino a me: la prima sul cuscino del divano e l'altra nel cestino sotto al termosifone. Ricamo e . . .  tra un punto e l'altro, accarezzo, abbraccio e bacio le mie gatte.

Penso che sia giusto, quando siamo impegnate nel nostro lavoro, dare anche un'attenzione ai nostri amici gatti.

mercoledì 11 gennaio 2012

Nicolas Steno: tra scienza, religione e fede




Oggi 11 gennaio 2012, Google celebra il 374° anniversario della nascita di Nicolas Steno, d'origine danese ma toscano d'adozione, padre della geologia, della stratigrafia, della paleontologia, della cristallografia. E così il doodle è a strati, sì perchè il logo rapresenta la stratificazione della terra. Infatti le sue idee dettero vita alla stratigrafia: fu il primo a credere che dalle rocce si poteva  risalire alle specie animali del passato, e che i fiumi e i laghi non siano stabili perché seguono un loro cammino nel corso degli anni.

Nicolas Steno, nacque l'11 gennaio 1638 a Copenaghen e morì a Scwerin il 25 novembre 1686, studiò anche medicina e ad Amsterdam scoprì la "ghiandola parotide", chiamata " dotto di Stenone". Nel 1666 giunse a Firenze presso la corte del Granduca di Toscana, Ferdinando II° de' Medici, dove frenquentò i più importanti scienziati del tempo. Il suo nome italianizzato era Niccolò Stenone.  Ma è in Toscana che, Stenone oltre all'anatomia, si interessò alla geologia e minerologia. Fu lui a classificare per primo i fossili dando risalto alle caratteristiche di ognuno di loro e scrisse: " De solido intra solidum naturaliter contento dissertationis podromus" (o "Podromus"), con cui cominciò la vera ricerca geologa.

Altri meriti da riconoscregli sono: la dimostrazione che il cuore è un muscolo, e non la fonte di calore o la sede dell'anima; la corretta interpretazione delle circonvoluzioni cerebrali come sede delle funzioni cognitive superiori, ponendosi in contrasto con le allora dominanti teorie cartesiane; la scoperta della funzione delle ovaie e delle tube uterine. 

Non fu soltanto uno scienziato ma anche un sacerdote dal 1675 , vescovo titolare dal 1677 e infine, Beato, dopo due anni dalla sua morte nel 1688, beatificato da Papa Giovanni Paolo II.




sabato 7 gennaio 2012

Charles Addams: fumettista americano





Ops! Un nuovo doodle di Google! Ieri, 6 gennaio mi aspettavo un logo dedicato all' Epifania e . . . invece eccolo oggi, 7 gennaio 2012, per il dopobefana,  il primo doodle dell'anno, dedicato al 100° anniversario della nascita di Charles Addams, famosissimo per aver creato la "Famiglia Addams", a cui dà il proprio cognome. 
Il logo di Google rappresenta questa bizzarra quanto macraba famigliola, con tutti i componenti della celebre famiglia, che fu ideata da lui in una striscia a fumetti che apparve negli anni '30. 
Charles, chiamato "Chas" o "Chill", era infatti un fumettista americano noto per la sua particolare inclinazione all'umorismo nero di personaggi macrabi.


Nel logo vediamo: il distinto Gomez, l'affascinante Morticia, i figli Mercoledì e Pugsley, il simpatico zio Fester, il maggiordomo Lunch, la Mano e non poteva mancare il capelluto cugino Itt, che tutti sono stati protagonisti di ben tre lustri film, cartoni animati e diverse serie televisive che hanno fatto fortuna sia oltreoceano che nelle verisioni tradotte nel resto del mondo. Le versioni cinematografiche della "Famiglia Addams" risalgono agli anni '90 con le sue opere del regista Barry Sonnenfeld del 1991 e del 1993 (Famiglia Addams e Famiglia Addams 2). La versione del 1998 è quella di Dave Payne che dà il titolo "La Famiglia Addams si riunisce". Infine, il 4 dicembre 2009, ha debuttato anche il musical dal titolo "The Family Addams a New Musical" composto da Andrew Lippa, che da Brodway rilancia i personaggi di Charles Addams in tutto il mondo.


Charles Addams  (n. 1912 m. 1988)


Charles morì il 29 settembre 1988, presso l'Ospedale S. Chiara e Health Center a New York City, a causa di un attacco di cuore mentre era ancora nella sua auto dopo aver parcheggiato. Un'ambulanza lo ha soccorso e condotto in ospedale, ma invano. E' stato cremato e le sue ceneri furono sepolte nel cimitero degli animali di sua proprietà "The Swamp".

mercoledì 4 gennaio 2012

Filastrocca di Capodanno

2012


                                               Fammi gli auguri per tutto l'anno:
voglio un gennaio col sole d'aprile,
un luglio fresco, un marzo gentile,
voglio un pane sempre fresco,
sul cipresso il fiore del pesco,
che siano amici il gatto e il cane,
che diano latte le fontane.
Se voglio troppo non darmi niente,
dammi una faccia allegra solamente.

(Gianni Rodari)
Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

GRAZIE DELLA VISITA !

GRAZIE DELLA VISITA !
Iscriviti al mio Blog ed io sarò felice di ricambiarti